In politica, si sa, tutto è permesso. Non c’è arma che non possa essere utilizzata. Soprattutto se si tratta di far breccia nel cuore degli elettori. E allora l’ex sindaco di Vico Equense, Gennaro Cinque, candidato, per le prossime elezioni, al Consiglio Regionale della Campania, nella lista di Forza Italia, punta tutto sull’anima rock. “L’Amministrazione comunale che ho presieduto ha conferito a Bruce Springsteen la cittadinanza onoraria. Il nonno materno, Antonio Zerilli, aveva origini vicane. Proveniva, infatti, da una famiglia vissuta in questa città per oltre quarant’anni. Dalla ricostruzione dei fatti si apprende che era un avvocato, si sposò ed ebbe tre figlie: Dora, Ida e, la più giovane, Adele Ann che sposò Douglas Frederick Springsteen, morto nel 1998. Dal loro matrimonio nacquero tre bambini: Bruce (23 settembre 1949), Virginia (”Ginny” 1950) e Pamela (1962)”.
Gennaro Cinque, da sindaco di Vico Equense, conferì a Springsteen la cittadinanza onoraria
Nonostante questo, però, The Boss non potè venire nella città di suo nonno, nonostante il concerto a Piazza del Plebiscito del 2013. “Dopo avergli consegnato a Helsinki la lettera nella quale gli venivano donate le Chiavi della Città, speravamo che il concerto a Napoli del maggio 2013 potesse essere l’occasione per farlo venire a Vico Equense. Non fu possibile, per motivi di tempo e di organizzazione. Bruce, però, salì sul palco in Piazza Plebiscito con una gigantografia del vecchio “Gran Caffé Zerilli”, appartenuto alla sua famiglia; alla dedica in napoletano “vulesse dedica ’sta canzone agli amici di Vico Equense, la mia città italiana” su una memorabile My Hometown, ci regalò uno dei momenti più suggestivi di quel concerto”.
L’idea di Gennaro Cinque, un museo tutto per The Boss con il supporto della Regione Campania
E allora quale modo migliore per portarlo, finalmente, nella terra dei suoi avi, se non quello di un museo tutto per lui. “Penso alla creazione con l’aiuto dell’associazione “PinkCadillacMusic” e il supporto della Regione Campania, di un museo con immagini e oggetti che, direttamente o indirettamente, possano raccontare qualcosa della vita del Boss. Mi piacerebbe dedicare un’area all’ascolto dei brani, più famosi e appartenenti al passato, direttamente dagli LP in vinile ed infine predisporre una sala con la proiezione di ologrammi che possano far rivivere, in 3D, ai fan di ogni dove, i concerti più belli di Springsteen”.