Gennaro De Tommaso, meglio noto come Genny ‘a carogna, ha scelto il silenzio. Interrogato questa mattina nella sua cella di Secondigliano dal giudice per le indagini preliminari Alessandra Ferrigno, l’ultrà napoletano non ha risposto ad alcuna domanda, assistito dall’avvocato Giovanna Castellano, ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere. Ricordiamo che Gennaro De Tommaso è accusato di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e in particolare di un carico di oltre cento chili che sarebbe arrivato dall’Olanda nel maggio del 2011 in un’azienda agricola di Grazzanise, in provincia di Caserta.
Genny ‘a carogna, che il pubblico sportivo e non solo ha imparato a conoscere il giorno della finale di Coppa Italia del 2014 tra Napoli e Fiorentina, giorno che costò la vita al giovane tifoso napoletano Ciro Esposito, quando aveva indosso la maglia con la scritta ‘Spaziale libero’, oggi, Gennaro De Tommaso, capo ultrà del gruppo ‘Mastiffs’ della Curva A, ritorna alla ribalta per altri fatti di cronaca.
Riuscito a fuggire da un blitz anti-droga messo a segno la scorsa settimana, Genny ha poi deciso di costituirsi, presentandosi in compagnia del suo avvocato davanti al carcere di Secondigliano. Arrestato quel giorno furono gli zii Giuseppe e Gaetano De Tommaso, il cugino Rosario, mentre risulta latitante l’altro cugino omonimo.
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