La Germania che ha schiantato il Brasile per 7-1 batte in finale l’Argentina con molta più fatica e forse, quindi, con più soddisfazione. La Germania è campione del mondo per la quarta volta dopo 24 anni dalla sua terza finale vinta. Per i tedeschi è il primo Mondiale dopo l’unificazione. Dire chi abbia giocato meglio non è semplice, si andava a sprazzi, ma alla fine possiamo dire che la Germania ha meritato la vittoria finale per la sua compattezza, per il suo cercare sempre un calcio propositivo.
Nei tempi regolamentari le occasioni da gol non fioccano, ma sono tutte clamorose. L’Argentina ha due palle gol entrambi sui piedi di Higuain, nella prima occasione il giocatore del Napoli segna, ma è in fuorigioco, nella seconda, invece, cicca malamente sbagliando un gol già fatto. Per la Germania risponde il difensore Howedes che colpisce il palo di testa. Anche Schurrle potrebbe portare la Germania in vantaggio, ma sul suo tiro c’è Romero.
Lionel Messi non partecipa alla finale mondiale. L’argentino è spento e senza idee
Nei tempi supplementari Schurrle ancora va vicino al gol, ma Romero gli dice ancora no. L’occasione più ghiotta, però, arriva sui piedi di Palacio, entrato al posto di Higuain. Il pallonetto del giocatore dell’Inter, a tu per tu con Neuer, finisce a lato. E Messi? Lionel Messi non è pervenuto. Qualche discesa sulla fascia, qualche dribbling su un Ozil inadatto a difendere, nient’altro. Il vero mattatore della serata è Thomas Muller che fa impazzire la difesa della Selecion.
Quando ormai i rigori sembravano l’unico modo per decidere chi dovesse diventare campione del mondo, arriva il lampo del singolo. Mario Gotze stoppa di petto e segna da posizione defilata su Romero in uscita. E’ un gran gol, è un gol mondiale. Non è mondiale la punizione che Messi tira a pochi secondi dalla fine, non è una punizione che ricorda Maradona, anzi. La Germania è campione del mondo meritatamente.