Napoli come Milano, con una sola unica differenza, il ‘Mare’. Questo l’obiettivo che intende raggiungere Gianni Lettieri una volta diventato sindaco della città, si perché il suo obiettivo nel 2016 sarà proprio quello di ricandidarsi, ripartendo dal basso, alla guida di un movimento civico, a prescindere dai partiti. La notizia è stata diffusa nel corso di un forum nella sede ANSA della Campania ed è stato lo stesso Gianni Lettieri ha comunicare ai presenti le sue intenzioni di provarci di nuovo.
L’imprenditore campano quattro anni fa perse il confronto con Luigi De Magistris e questa volta pare intenzionato a ribaltare i pronostici, vuole essere lui il futuro Sindaco di Napoli, perché crede ancora in questa città e ha voglia di lottare: “Di andare a Roma o a Bruxelles, non mi interessa, tanto meno lo stipendio da sindaco, che intendo distribuire. Semplicemente non mi rassegno al declino della città, sono stufo direi. Non pensiate che voglia fare a tutti i costi il sindaco, sono anche pronto a farmi da parte se si fa avanti qualcuno con un progetto che mi piace, in tal caso farei un passo indietro e sarei pronto per appoggiarlo. Ma sono convinto di avere soluzioni valide per tutti i problemi della città“.
Pensare ad un futuro con nuove attività industriali è impossibile per Gianni Lettieri, bisogna invece puntura su una Napoli che “deve vivere tutto l’anno di terziario e turismo“. L’imprenditore napoletano rivolge poi l’attenzione sulla sicurezza: “Due-trecento vigili urbani che non si occupino di multe e traffico ma affianchino nel presidio del territorio le forze dell’ordine, il cui numero da solo è insufficiente“.
Per ora il futuro candidato a sindaco di Napoli non parla di alleanze politiche, parla esclusivamente di trovare idee e soluzioni per Napoli: “Non esistono cose di destra o di sinistra, ma solo soluzioni buone o cattive. Non ho discusso della mia candidatura con i partiti e non intendo farlo. Non mi interessa parlare di coalizioni ma di soluzioni per il bene della città”. Per Gianni Lettieri la verità è che bisogna ripartire dal basso “da chi a cuore Napoli e da coloro che ‘buttano il sangue’ ogni giorno: gli imprenditori, le categorie professionali, gli artigiani e tanti cittadini“. Questi gli ingredienti perfetti per risollevare una Città.
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