Giappone, record di suicidi tra gli studenti

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Giappone – Il numero di suicidi tra gli studenti giapponesi ha toccato un nuovo record l’anno scorso a quota 415, circa il 31% in più rispetto ai 317 del 2019. Lo ha reso noto il ministero dell’istruzione, secondo quanto riporta la Cnn.

Si tratta del livello più alto dal 1974, anno in cui il governo ha cominciato a raccogliere questi dati, che riguardano la fase di età compresa tra i 6 e gli 18 anni. Tra i fattori caratterizzanti il fenomeno, i problemi familiari, i cattivi risultati scolastici, le difficoltà nei rapporti con i coetanei e le malattie e naturalmente le chiusure e le modifiche delle dinamiche sociali conseguenti alla pandemia.

“L’aumento dei suicidi è estremamente allarmante”, ha detto all’emittente NHK Eguchi Arichika, capo della divisione per gli affari dei bambini e degli studenti del ministero dell’Istruzione giapponese. Le statistiche del ministero indicano inoltre che circa 30.000 studenti hanno saltato le lezioni per un minimo di 30 giorni l’anno scorso a causa del coronavirus riportando che nel 2020 415 ragazzi di età compresa tra i 6 e i 18 anni si sono tolti la vita, il 31% in più rispetto ai 317 del 2019, sette delle elementari, 103 alle medie e 305 alle superiori.

Per una società rigidamente codificata sotto il profilo etico, quale quella giapponese, unitamente al fatto che il suicidio ha una caratterizzazione diversa ad esempio dalla società occidentale o cristiana, il fenomeno riveste una particolare attenzione da parte delle autorità giapponesi.

Tra gli effetti collaterali della recente pandemia, in tutto il mondo, le ripercussioni sui più giovani (ma non solo) hanno intensificato le problematiche relazionali.

Anche in Europa, secondo un rapporto Unicef, 9 milioni di giovani studenti sono a rischio depressione e si calcola che in media tre giovani al giorno compiano l’estremo gesto.

di Luigi Casaretta