Da pochi giorni è iniziato dicembre, un mese magico, un mese in cui si respira a pieni polmoni l’atmosfera natalizia, una sensazione che è sentita da tutti, ma in modo particolare dai bambini. Già, i bambini, la purezza e l’innocenza per eccellenza del mondo, la linfa vitale e la speranza di questa società ormai piegata in due dalle nefandezze che dilagano, giorno dopo giorno. Per ogni bimbo il periodo natalizio rappresenta un’attesa, quasi infinita, ma infinitamente bella: il giorno dell’apertura dei regali! Ricordo ancora questi momenti, la classica letterina a Babbo Natale “spedita” anche più di un mese prima, le passeggiate con i miei genitori nei negozi di balocchi scegliendo quale fosse il mio preferito da ordinare a Santa Claus, la gioia infinita il fatidico giorno scartando il pacco regalo e vedendo che il dono era proprio quello che desideravo … chissà in quanti si rivedono in questi miei ricordi! Oggi purtroppo la situazione è decisamente cambiata, il carovita, il lavoro precario e malpagato dilagano, tanti genitori non avranno molte possibilità economiche per poter acquistare doni e balocchi vari ai propri figli. La disuguaglianza sociale è sempre più forte e, ahimè, inizia fin dalla tenera età, a pagare le conseguenze di tante ingiustizie ci sono proprio tutti, fanciulli compresi. Eppure basterebbe davvero poco per cercare nel nostro piccolo di rimarginare la ferita dell’ingiustizia, adottando ognuno di tutti noi l’empatia, mettersi nei cosiddetti panni dell’altro, dimostrarsi solidale offrendo anche un piccolo gesto a chi non può … gesti che possiamo praticare noi adulti ma possiamo anche insegnare ai nostri bambini! Come? Semplice, con la condivisione ad esempio! Un bambino che è in grado di condividere i suoi giocattoli con gli altri è destinato a diventare un adulto generoso, la condivisione insegna al bambino che il mondo può offrire sempre qualcosa per lui nel caso viva momenti duri, a condizione che gli venga insegnato anche a restituire il favore, quando necessario. E proprio in merito a quest’argomento di empatia e condivisione, ho scoperto un’iniziativa davvero importante, voluta dalla forza politica M5S ma che supera ogni bandiera, voluta fortemente per dare un sostegno a chi non può, senza badare ad ideologie di destra o di sinistra, tutti insieme, e che richiama alla coscienza di tutti noi, anche comuni cittadini, “Giocattoli in moVimento”: ognuno può portare ad uno stand preposto in varie città italiane uno o più giocattoli o libri per bambini prendendone uno in cambio. In questo modo si potrà aiutare una famiglia ad accontentare il proprio bimbo con un giocattolo ma non solo, si contribuirà infatti anche a dare un sostegno al riuso di oggetti che, altrimenti, verrebbero gettati via. “E chi non ha figli e quindi non ha giocattoli da donare?”. Beh, in tal caso, me compreso, si fa appello alla fantasia, raccogliendo magari possibili doni tra giocattoli non usati più da figli di nostri amici e/o parenti! Semplice,non credete?
Anche a Giugliano, paese dell’area nord di Napoli, si terrà quest’evento, e, a tal proposito, sono riuscito a “strappare” un’intervista a Salvatore D’Agostino, consigliere comunale, nonchè grande attivista per i diritti umani e le pari opportunità:
Salvatore, cosa rappresenta il Natale per un bambino?
Natale visto con gli occhi di un bambino è il momento dell’anno in cui le famiglie stanno insieme, unite, e fuori per le strade tutto si trasforma. Le luci, i colori e per i bimbi soprattutto l’attesa dei regali. Il momento dell’anno in cui sognano ma assimilano anche – e in questo gli adulti sono fondamentali – la cultura del dono.
I bambini sono il futuro: ma non tutti sono uguali, non tutti riescono ad avere le stesse opportunità: queste disuguaglianze contribuiscono a disagi futuri in società?
Assolutamente si, non tutti avranno le stesse possibilità. Inutile negare che i figli di chi appartiene a ceti sociali economicamente più agiati saranno agevolati in tutto, rispetto ai figli degli operai e dei disoccupati. I dati dei report sulla povertà purtroppo ci dicono che le condizioni di indigenza si tramandano di generazione in generazione e che l’ascensore sociale è in tilt.
La precarietà e il carovita dilagano, ogni giorno di più, creando disuguaglianze sociali allarmanti…
La crisi sociale ed economica si era accentuata già con la pandemia, ma ora, dopo la crisi economica post Covid e quella energetica dovuta al conflitto russo/ucraino, la forbice dei divari si è allargata. Il lavoro se c’è è precario e sottopagato, le famiglie hanno perso il potere di acquisto e il ceto medio sta scomparendo. Gli indici di povertà sono in continuo rialzo e senza il reddito di cittadinanza, annientato da un governo che ha dichiarato guerra ai poveri, sarà un Natale amaro, per tanti genitori e per tanti bambini.
Giocattoli in moVimento, iniziativa geniale per donare un sorriso a tanti bambini che non potrebbero altrimenti ricevere doni di Natale: quando nasce quest’idea e perché?
Giocattoli in movimento nasceva, se la memoria non mi tradisce, come esperimento sociale ideato da alcuni gruppi 5 stelle, nel 2011, per unire la cultura del riciclo e quella del dono.
Poi questo è diventato un format nazionale, una bellissima occasione per stare insieme e, attraverso l’Amore, dare nuova vita ai giochi e donare un momento di felicità a chi la felicità purtroppo la vede come un lusso.
Giocattoli in moVimento è anche un’occasione di insegnamento di riuso di giocattoli che altrimenti sarebbero buttati …
Riciclo, riutilizzo, scambio infatti, sono tre azioni fondamentali che insieme tutelano l’ambiente e fanno del bene al prossimo, in questo caso ai bambini più bisognosi. Ed è anche questo il messaggio che vogliamo dare. La parola “rifiuto” deve essere davvero l’ultima spiaggia del linguaggio e della mentalità. Perché ciò che classifichiamo con troppa facilità come cosa che non ci serve più invece per qualcun altro può diventare fonte di felicità. Davvero dobbiamo insegnare ai bambini che tutto si guarda non solo dal personale punto di vista ma dalla visuale del “tutti insieme”, della collettività.
Dove si svolgerà l’iniziativa e quando?
Per ora abbiamo due date: sabato 16 dicembre dalle 9:00 alle 13:00 e venerdì 5 gennaio, dalle 18:00 alle 20:00. A piazza Gramsci.
Una data prima di Natale ed una prima dell’Epifania. Noi del M5S facciamo un appello a tutti, ma proprio tutti. Non solo ai cittadini ma anche ai consiglieri di maggioranza e di minoranza. Venite con i vostri bimbi, portate doni. Devono essere due giorni in cui le appartenenze ideologiche non possono esistere, due giorni per insegnare quello che serve davvero ai nostri bambini per diventare adulti migliori di noi: fare comunità.
Ringrazio di cuore il consigliere D’Agostino per la disponibilità nel rispondere alle mie domande, e mi associo a lui nel fare appello ai cittadini tutti di poter partecipare in massa a giocattoli in moVimento, la solidarietà non può fermarsi, doniamo anche noi un sorriso ad un bimbo, un piccolo gesto potrà donarci il regalo più bello al nostro Natale, far gioire il nostro cuore.