Giovanbattista Cutolo, oggi i funerali: killer 16enne pronto a chiedere scusa

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Sconto di pena per l'assassino di Giogiò, la mamma: "Non è giustizia"

Il legale dell’omicida di Giovanbattista Cutolo, i cui funerali si terranno oggi alle 15 nella Chiesa del Gesù Nuovo, afferma che il suo cliente è affranto e pronto a chiedere scusa.

È “in stato di choc, affranto e pronto a chiedere scusa” il 16enne che giovedì scorso, dopo una banale lite per un parcheggio, ha ucciso a colpi di pistola il giovane musicista Giovanbattista Cutolo, a Napoli. Lo dice l’avvocato Davide Piccirillo, legale dell’omicida reo confesso.

La morte di Giovanbattista Cutolo sta suscitando da giorni dolore e profonda commozione: alle esequie, che si terranno oggi alle 15 nella Chiesa del Gesù Nuovo, a Napoli, si prevede la presenza di migliaia di persone, tanto da spingere il Comune all’installazione di un maxischermo, all’esterno della basilica, per far seguire il rito a chi non troverà posto all’interno.

L’ultimo saluto al brillante musicista di 24 anni, giovane promessa dell’Orchestra Scarlatti, sarà celebrato dall’arcivescovo di Napoli, Domenico Battaglia, alla presenza di istituzioni locali e nazionali: è annunciata la presenza dei ministri dell’Interno, Piantedosi, e della Cultura, Sangiuliano, oltre che del primo cittadino Gaetano Manfredi e del governatore Vincenzo De Luca. In piazza del Gesù, analogamente a quanto avviene in occasione della festa dell’Immacolata, le strade di accesso saranno presidiate – informa il Comune – per il controllo dei flussi in entrata, “al fine di evitare che il numero di persone presenti possa superare la capienza dell’area”.

In prima fila ci sarà Daniela Di Maggio, la madre della vittima, che dal giorno del delitto ha ripetuto più volte la richiesta di una pena severa e certa per l’assassino, sollecitando anche la premier Giorgia Meloni, che le ha telefonato, a un impegno per l’abbassamento dell’età imputabile dei minori in caso di delitti di particolare gravità.

Appare molto difficile che il segnale di pentimento lanciato dall’omicida possa essere accolto dai familiari di Giogiò: in ogni caso il legale sottolinea che il 17enne, chiuso nel carcere di Nisida, “è stato subito collaborativo, ha ammesso le sue responsabilità e ha fatto ritrovare la pistola, quando è venuto a conoscenza dell’entità dell’accaduto: ha metabolizzato ed è pronto ad affrontare il suo debito con la giustizia”.

Sulla pistola sono iniziati una serie di accertamenti tecnici, anche se la dinamica dell’episodio è ormai chiara.

All’esterno del pub di piazza Municipio, dopo la lite, il 17enne ha esploso tre colpi di pistola ad altezza d’uomo, ferendo mortalmente Cutolo. Il minore ha poi sostenuto di non essersi reso conto di quanto accaduto, tanto da essersi allontanato dal luogo della tragedia per giocare una partita a carte.