Attualità

Giovani Promesse Aps, l’Associazione per la legalità contro la delinquenza dilagante

In questi ultimi tempi i giovani di Napoli si sono “messi in luce” per azioni ai limiti della legalità: vere e proprie baby gang che stanno prendendo d’assalto le strade della città, generando violenze di ogni tipo e panico tra i pari età e non solo. Ma i giovani non sono solo violenza, assolutamente. Lo sa bene Salvatore Paternoster, giovane attivista partenopeo, nativo del quartiere Materdei, una tra le zone ad alto rischio criminalità della città partenopea: nel 2019 infatti, stanco delle solite dicerie, degli stereotipi che bollano la gioventù come criminale, ed insieme ad un gruppo di amici della sua stessa zona, ha dato vita ad un’Associazione che è molto di più di un progetto di legalità: parlo di Giovani Promesse Aps, un gruppo di ragazzi che combatte quotidianamente per essere sempre in campo come risposta al degrado sociale e culturale che sovrasta la città e la mentalità di coetanei, al fine di far capire loro che una risposta alla malavita esiste, è possibile, se davvero si vuole, e si può ottenere solo se si è uniti da un unico, vero obiettivo, la legalità! Tanti sono i progetti portati avanti con dedizione dai ben 25 volontari in questi 5 anni, e tanti ancora ce ne saranno: è ora di dire basta alle voci che accomunano i giovani solo a risse, baby criminalità e simili. Ahimè il numero di adolescenti che sceglie la via della delinquenza cresce a dismisura, a Napoli come in altre città: se fino a qualche tempo fa il fenomeno poteva essere definito come marginale visto che i casi erano sporadici, oggi i dati iniziano a fare davvero paura. Ma perchè i ragazzi preferiscono la via sbagliata piuttosto che quella più giusta? Forse perchè è più facile? Forse la società attuale del progresso tecnologico, della libertà incondizionata, del consumismo sfrenato e ad ogni costo, fa dilagare in loro l’assenza di ideali, e senza la prospettiva di grandi valori l’essere umano, specialmente nell’età fragile della giovinezza, cerca la fuga illusoria dal presente.

Ed è proprio il founder di Giovani Promesse che ha voluto rispondere a queste ed altre domande in un’intervista per RoadTv Italia:

Salvatore Paternoster, giovane attivista per i giovani e la legalità di Napoli: raccontaci un po’ di te.

Ciao Fabio, grazie per avermi concesso questo spezio. Mi chiamo Salvatore Paternoster, ho 27 anni e sono un ragazzo di Napoli, nato e cresciuto nel quartiere di Materdei. Sono appassionato di tecnologia e studio ingegneria informatica. Ho una forte passione per le attività sociali e amo molto la mia città, Napoli, desiderando fare tanto per migliorarla

Quando nasce l’Associazione Giovani Promesse, e perché?

L’associazione ‘Giovani Promesse’ nasce nel 2019 dalla volontà di cambiare la percezione del quartiere di Materdei a Napoli. All’epoca, si parlava del quartiere solo in relazione a episodi di criminalità giovanile. Stanco di questa narrativa, ho deciso di coinvolgere molti ragazzi del quartiere per fondare un’associazione che potesse far parlare dei giovani di Napoli anche in modo positivo. Il nostro primo progetto è stato adottare un’aiuola della metropolitana.

La violenza giovanile sta dilagando a macchia d’olio, a Napoli, come nelle altre città … perchè secondo te?

La violenza giovanile, secondo me, è strettamente legata ai tagli nella spesa pubblica per l’istruzione e le politiche sociali. A Napoli, ad esempio, ci sono pochissimi assistenti sociali e mancano psicologi nelle scuole. Non c’è un adeguato monitoraggio del benessere psicologico dei ragazzi e non si affrontano sufficientemente temi come la droga o la gestione delle emozioni. Questi fattori sono particolarmente cruciali nell’età adolescenziale, quando i giovani hanno difficoltà a gestire impulsi ed emozioni.

Che ruolo hanno i social nel dilagarsi del fenomeno di violenza?

I social hanno un ruolo molto importante nella diffusione di questo fenomeno. Secondo alcuni studi scientifici, i social possono creare dipendenza e gli algoritmi spesso promuovono contenuti negativi. Spesso vediamo persone che trasformano la loro ignoranza in una sorta di professione sui social. Dobbiamo insegnare ai giovani ad utilizzare i social in modo responsabile e a non diventare dipendenti da queste applicazioni, che hanno l’obiettivo di tenerci il più possibile attaccati ai dispositivi. Non è un caso che le aziende più ricche al mondo siano proprio quelle che hanno creato queste applicazioni social, che sono gratuite proprio perché il prodotto siamo noi.

Spesso nelle grandi città (compresa Napoli) mancano spazi associativi per i giovani, luoghi dove poterli magari coinvolgere in progetti culturali …

Sì, esatto. Purtroppo nella città di Napoli mancano spazi per i giovani. Non ci sono luoghi dove poter fare delle attività culturali o dove permettere ai giovani provenienti da contesti disagiati ed economicamente svantaggiati di usufruire di spazi sani. Spazi dove coltivare la legalità, la cultura, la giusta mentalità e il vivere civile. Uno dei nostri obiettivi è proprio questo: costruire spazi per i giovani che provengono da contesti disagiati ed economicamente svantaggiati.

Uno dei vostri ultimi progetti è “Coltiviamo insieme il futuro”: in cosa consiste?

Il progetto ‘Coltiviamo Insieme il Futuro’ è nato dalla consapevolezza che il verde pubblico a Napoli si trova in una situazione difficile. I fondi e le risorse umane, come i giardinieri, sono limitati, e spesso il verde pubblico viene trascurato. Abbiamo ideato questo progetto per riqualificare l’aiuola della metropolitana di Materdei che abbiamo adottato quando abbiamo fondato l’associazione cinque anni fa. Il progetto è cofinanziato dall’Unione Europea, e stiamo utilizzando questi finanziamenti per riqualificare l’aiuola che si trova su una delle metropolitane più belle d’Europa. In vista dei cambiamenti climatici, è importante prendersi cura del verde pubblico, poiché numerosi studi dimostrano i vantaggi di creare una città green.

Tanti sono i quartieri “devastati” dalla malavita organizzata: la cultura può essere la risposta, l’alternativa reale? E in che modo?

La cultura è un’ottima risposta all’ignoranza. In questi territori dove c’è un alto tasso di microcriminalità e criminalità, spesso si è constatato che c’è anche un alto tasso di ignoranza e analfabetizzazione. Dobbiamo far capire ai giovani che la cultura è indispensabile per essere donne e uomini liberi e che grazie ad essa si possono aprire molte opportunità. Tuttavia, non basta solo la cultura: dobbiamo fare in modo che i giovani abbiano anche la possibilità di formarsi e di essere inseriti in un contesto lavorativo. Il lavoro è dignità e permette di stare lontano dai contesti criminali. Dove non arriva lo Stato, arriva l’antistato, ovvero le organizzazioni criminali. La cultura e il lavoro sono indispensabili per rendere i giovani indipendenti e consapevoli.

Ho letto di una vostra idea, far riaprire la Chiesa di San Raffaele a Materdei per trasformarla in un luogo di ritrovo, e avete già posto la questione al cardinale don Mimmo Battaglia: avete già avuto riscontro al riguardo?

Per il momento non abbiamo ancora ricevuto riscontro, perché siamo consapevoli che in questo periodo natalizio il cardinale Don Mimmo Battaglia è molto impegnato. Siamo fiduciosi che, dopo le feste natalizie, potremmo incontrarlo ed esporgli il nostro progetto per riaprire la chiesa di San Raffaele, una chiesa del ‘700 purtroppo sempre chiusa, come luogo di ritrovo per i giovani e creare uno spazio per le future generazioni.

“I giovani vanno coltivati”, un claim che è diventato un vostro stile di vita …

Sì, i giovani vanno coltivati proprio come una pianta. Bisogna prendersene cura, fornire il giusto nutrimento e proteggerli da ogni minaccia. Abbiamo utilizzato lo slogan ‘i giovani vanno coltivati’ perché crediamo che, così come una pianta cresce forte in un ambiente sano, anche i giovani prosperano in un ambiente familiare positivo e con il sostegno dello Stato. Crediamo che offrire opportunità e sostegno sia fondamentale per la crescita dei giovani, proprio come una pianta ben curata cresce forte e sana

Progetti per il futuro?

Per il futuro abbiamo tanti progetti. Uno di questi è “Le Giovani Promesse Riscoprono le Bellezze”, un’iniziativa che porta i giovani di contesti disagiati alla scoperta delle bellezze culturali di Napoli. Vogliamo dimostrare che la nostra città ha molto da offrire e che è fondamentale proteggere questo patrimonio. Immaginiamo un futuro più speranzoso, dove i giovani siano uniti e consapevoli della necessità di lottare per i propri diritti. Siamo pronti a rendere Napoli un luogo dove i giovani possano crescere con orgoglio e speranza!

Napoli ha bisogno, ora più che mai, di giovani come Salvatore, Napoli ha bisogno di un grande supporto alla legalità offerto da Associazioni come Giovani Promesse …. ad maiora Salvatore, ad maiora Giovani Promesse.

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Fabio Iuorio

Osservatore del sociale a 360°, amo scrivere e guardare Oltre Ho amato il ruolo di giornalista e speaker radiofonico fin da bambino, mi piace poter approfondire temi a sfondo sociale spesso ignorati dalla società moderna. Che dire, come si evince dal titolo della mia trasmissione ( Imagine - Il Mondo Che Vorrei ) … sono un eterno sognatore di un mondo come quello descritto da John Lennon in Imagine, un mondo dove non esistono discriminazioni e guerre, nulla per cui uccidere o morire.

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