Stiamo parlando di un locale chiuso a Vienna un paio di mesi fa, Don Panino che presenta un logo uguale al film “Il Padrino“ che aveva dato alle pietanze del suo menù dei nomi molto discutibili. Ancora una volta una prova di cattivo gusto su luoghi comuni contro gli italiani da parte dei nostri amici austriaci. Il locale, aperto da italiani che vendeva prodotti del Sud Italia, era finito nelle polemiche per i nomi dei panini che sfregiano la memoria degli eroi antimafia cotti alla griglia. Un’infelice operazione di marketing che suscita in Sicilia e in tutta Italia grande indignazione.
Non solo il menu ma anche il nome del locale, ”Don Panino”, attinge a un campionario di luoghi comuni sulla mafia. Colpiscono intanto le denominazioni dei panini: don Greco, don Buscetta, don Corleone, don Mori, don Falcone e don Peppino. Chiaro il riferimento a Peppino Impastato, che dai microfoni di una radio privata attaccava la cosca di don Tano Badalamenti. Impastato venne dilaniato da una bomba in uno scenario che doveva simulare un attentato. Invece era un delitto di mafia. Nella descrizione del menu si legge: ”Siciliano dalla bocca larga fu cotto in una bomba come un pollo nel barbecue”. Il panino che porta il nome di Giovanni Falcone, invece, viene descritto così: ”Si è guadagnato il titolo di più grande rivale della mafia di Palermo ma purtroppo sarà grigliato come un salsicciotto”. ”È un episodio gravissimo frutto non solo di un cattivo gusto commerciale. C’è qualcosa di più profondo”, evidenzia Danilo Sulis presidente di Radio 100 passi, lo stesso nome del film che ha raccontato la vita e la morte di Impastato. ”Il menu – aggiunge Sulis – non è solo offensivo nei confronti di Falcone e Impastato ma fa un lavoro più sottile perchè accomuna boss mafiosi e collusi con le vittime della mafia”.
Su istruzioni del ministro degli Esteri Bonino, l’incaricato d’affari dell’Ambasciata italiana a Vienna è intervenuto presso le autorità austriache sul caso del locale ‘Don Panino’ riferendo come l’Italia ritenga “inaccettabile” e “offensivo” utilizzare nomi di persone distintesi nella lotta contro la mafia in maniera distorta.
“Nostalgia del cibo di casa“. Così Marco e Julia Marchetta raccontano su Facebook come sia nata l’idea di aprire un locale a Vienna per offrire dei panini dedicati alla mafia: cibo finito nella bufera di polemiche per i panini con dei nomi che sfregiano la memoria degli eroi antimafia. Sulla pagina del social network si leggono gli insulti degli internauti: “Vergogna, Schande! Shame! Offendete la memoria dei caduti come Giovanni Falcone e tutto il movimento antimafia, il vostro menù pseudo umoristico può far ridere solo gente idiota e/o di merda!“. “Condividere, segnalare, far chiudere, riprendiamoci l’onore italiano” e tanto altro.
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