Giudice di Pace di Marano in bilico
Si teme per la chiusura dell’ufficio giudiziario che paralizzerebbe la giustizia in un area di circa duecentomila abitanti. Domani (27 maggio ndr) è fissato l’incontro tra i due presidenti, da una parte quello della Regione Campania, Vincenzo De Luca, mentre dall’altra quello dell’Ordine degli Avvocati di Napoli Nord, l’Avv. Gianfranco Mallardo, accompagnato dal Consigliere l’Avv. Clorinda Maisto.
A precedere questo appuntamento fissato per domani, tutta una serie d’incontri nei mesi precedenti tra il Presidente De Luca e gli uffici regionali con il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli Nord sotto la guida del suo Presidente e il Consigliere Avv. Maisto.
Gli effetti della chiusura
La chiusura dell’Ufficio giudiziario di Marano determinerebbe “effetti devastanti per l’intero territorio a cavallo della provincia di Napoli e Caserta” – queste le parole del Presidente Gianfranco Mallardo – che, nell’incontro di domani, chiederà al Presidente De Luca con fermezza e a tutela dell’avvocatura di Napoli Nord un “intervento per mantenere il presidio di legalità sul territorio”
Tutto nasce dalla mancanza di fondi necessari per sostenere e mantenere in piedi un così importante Ufficio Giudiziario come quello del Giudice di Pace di Marano. La chiusura di questo ufficio inciderebbe notevolmente sul carico giudiziario, già di per se solo importante ed imponente, del Giudice di Pace di Napoli Nord dove andrebbe a gravare il carico giudiziario (prime udienze fissate a distanza di due anni). La chiusura del ufficio maranese infatti porterebbe lo spostamento e la gestione di circa 28.000 udienze, solo quelle civili, verso l’ufficio aversano.
Questo il testo della lettera inviata dal Presidente Avv. Gianfranco Mallardo che, accompagnata dai numerosi incontri avvenuti alla presenza e con il tramite del Consigliere Avv. Clorinda Maisto, hanno determinato l’incontro che si terrà negli uffici del Consiglio Regionale, il tutto per impedire la chiusura del Giudice di Pace di Marano che porterebbe, inevitabilmente, ad un collasso, o quanto meno ad un blocco della giustizia campana dell’area interessata da questo ufficio e da un ulteriore rallentamento dagli uffici del Giudice di Pace di Napoli Nord.
Questo il testo della lettera inviata dal Presidente Gianfranco Mallardo
Richiesta di intervento per il mantenimento dell’Ufficio del Giudice di Pace di Marano
Egregio Sig. Presidente, nell’ambito delle competenze della Regione per garantire la tutela della legalità sul territorio e considerata la Sua nota attenzione per rendere sempre più efficienti gli uffici pubblici che erogano servizi essenziali, Le scrivo per segnalare la concreta possibilità della definitiva chiusura dell’Ufficio del Giudice di Pace di Marano, con un grave pregiudizio all’esercizio della giurisdizione sul territorio.
Va ricordato che, con la riforma del 2012, furono soppresse tutte le sedi del GdP ad eccezione di quelle nei comuni sedi del Tribunale. La citata norma permetteva la permanenza dei preesistenti uffici del GdP qualora le spese di mantenimento delle strutture e del personale di cancelleria fossero assunte a carico dei comuni del territorio interessato.
Fu, quindi, stipulata una convenzione tra i Comuni di Marano, Mugnano, Melito, Calvizzano, Qualiano e Villaricca per ripartire le spese di mantenimento dell’Ufficio del Gdp. Il Comune di Giugliano, al tempo commissariato, non aderì alla convenzione e quindi non partecipò al riparto delle spese di funzionamento dell’ufficio, nonostante fosse il Comune con maggiore estensione territoriale e per numero di abitanti.
Superata la fase del commissariamento del Comune di Giugliano, su impulso degli avvocati del territorio, l’amministrazione Comunale adottò una delibera con cui si rendeva disponibile a partecipare, a condizioni da stabilire, alle spese di funzionamento dell’ufficio del Gdp di Marano. Di fatto ciò non è mai avvenuto, se non distaccando due dipendenti provenienti dalla Regione Campania.
Le difficoltà di bilancio e lo stato di dissesto di alcuni di essi, hanno indotto i comuni che sostengono le spese per l’Ufficio del Giudice di Pace di Marano a determinarsi a rescindere la convenzione, portando alla inevitabile chiusura dell’ufficio. Ne consegue che l’enorme carico di fascicoli pendenti (oltre 28.000 fascicoli civili e 250 penali, pari al carico di un tribunale di medie dimensioni del nord Italia), dovrà essere trattato presso l’Ufficio del GdP ministeriale di Napoli Nord in Aversa.
Quest’ultima, però è una struttura già insufficiente per il carico di lavoro pendente, a causa dello scarso personale impiegato e per gli spazi ridotti. Lo dimostra il fatto che le cause civili vengono fissate per la prima udienza dopo circa due anni dall’iscrizione a ruolo.
Tale situazione è destinata a peggiorare sensibilmente con la sopravvenienza del carico di pendenze dell’Ufficio di Marano. Si preannuncia, quindi, la paralisi della giustizia di prossimità non soltanto nel territorio a nord di Napoli, ma anche per tutta la zona aversana.
Le chiedo, quindi, considerati gli effetti devastanti per l’intero territorio a cavallo della provincia di Napoli e Caserta, un Suo intervento per mantenere il presidio di legalità sul territorio.
Rimango a disposizione per partecipare ad un eventuale tavolo tecnico che vorrà eventualmente convocare e che veda partecipi sia le Amministrazioni comunali interessate, sia i soggetti attivi nella giurisdizione.
Con viva cordialità.
Aversa, 23 maggio 2019
Il Presidente Avv. Gianfranco Mallardo