“Apocalisse ambientale in Campania. No mozzarelle. Gravi, piagnone, insostenibili cretinate da ogni punto di vista. Senza vero riscontro. Sono state romanzate accortamente e inaccortamente, roba da ubriachi. Sono state dette scritte a profusione, nella convinzione che la verità è una relazione, non un oggetto reale. Nelle grandi trasmissioni e nei grandi giornali. Ora viene fuori che erano un mare di cazzate. Ma fanno finta di niente, i lupetti dell’informazione con la schiena dritta. A quando la grande vergogna?”
Le parole di Giuliano Ferrara arrivano in seguito ai dati rilasciati dal ministero riguardanti i siti ad alto rischio della Terra dei fuochi. Secondo questi dati, solo il 2% (su una superficie di 21 km quadrati) è contaminato. Questi dati sono, però, ancora da verificare.
In tutti i casi, queste parole appaiono inopportune e fuori luogo, soprattutto nei confronti di chi ogni giorno lotta contro lo scempio delle discariche a cielo aperto e dei rifiuti tossici. Quelli non sono certo cretinate.
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