di Sara Di Somma
Sarà la crisi che impedisce agli italiani di acquistarne uno, sarà la possibilità di rivenderli a poco prezzo o forse solo l’ennesimo gesto di inciviltà, ma quest’anno pare sia scoppiata una nuova moda pre-festività: rubare gli alberi di natale. Da nord a sud, da quelli installati dal comune di turno a quelli predisposti dai commercianti, l’albero addobbato fa gola e sparisce in poco tempo. Anche quando è ingombrante.
Dopo il furto lampo del tradizionale albero in Galleria Umberto – che ha visto un baby gang trascinare per i vicoli napoletani un albero di ben 8 metri – e quello, ancora bruciante, ai danni dei commercianti di Port’Alba, si scopre che il “furto di natale” non capita soltanto nell’incivile e profondo Sud.
Ad Asolo, in provincia di Treviso, l’albero di natale è stato innalzato nella piazza centrale del paese insieme a 44 alberelli di taglia ridotta – circa un metro e mezzo di altezza – sparsi in viali, piazzette e porticati del centro storico: dopo solo 48 ore – l’allestimento degli addobbi non era stato neppure ancora portato a termine – i commercianti, che avevano partecipato al finanziamento dell’iniziativa natalizia, hanno visto sparire ben 15 degli alberi di natale disseminati nel paese, alcuni dei quali ancora legati. E non è la prima volta che accade: l’anno scorso – quando gli alberi non andavano ancora di moda, evidentemente – a sparire da Asolo, furono le luminarie natalizie.
Anche ad Arezzo ne sanno qualcosa di furti pre-natalizi: solo pochi giorni fa, infatti, cittadini e forze dell’ordine hanno visto sparire, nel giro di una notte, l’albero di natale allestito in piazza Monaco. Non era stato neppure acceso, si aspettava l’inaugurazione del “Villaggio di Babbo Natale” che sarebbe avvenuta all’Immacolata, giorno dopo l’amaro furto.
Che i napoletani abbiano esteso la loro attività anche nel resto d’Italia? Non ho dubbi, c’è sicuramente qualcuno – su al nord – che ci ha pensato. Eppure, gli alberi di natale vanno a ruba ovunque e gli episodi degli ultimi giorni dimostrano che furti di tal specie non sono un’esclusiva della città di Napoli. Se ne facciano una ragione quelli che non la pensano così e sono sempre pronti a denigrare Napoli.
12 dicembre 2013