di Fabio Iuorio.
Enzo Iuppaniello e Monica Lima, meglio noti con il nome di Arteteca, rappresentano una delle coppie di comici più famose del panorama dello spettacolo attuale.
Si conoscono nel 2001 in un corso di recitazione dove formano una compagnia teatrale che chiamarono Lazzari Felici.
Dopo poco i loro iniziali compagni di viaggio abbandonano il progetto, da qui l’idea di continuare con un duo.
Decidono di chiamarsi Arteteca, il cui significato è dato dal modo di dire napoletano tenere l’arteteca, ovvero non riuscire a stare mai fermi.
Infatti non si fermano, continuando quello in cui credono.
Monica e Enzo fanno coppia anche nella vita, e da poco sono diventati genitori.
Oggi ho avuto il piacere di scambiare quattro chiacchiere con loro, al momento solo virtuali causa coronavirus, ma con la promessa di incontrarci dal vero appena sarà possibile.
Enzo e Monica, quando vi siete accorti di essere una coppia perfetta non solo nella vita sentimentale ma anche nel campo artistico?
Enzo : Perfetta? Non ce ne siamo mai accorti!
Monica : Non siamo una coppia perfetta, né a livello sentimentale né a livello artistico!
Enzo : Diciamo che la storia viene da molto lontano e non c’è stato un momento preciso, più che altro c’è stato un percorso.
Monica : Si, una via crucis!
Enzo : Allora separiamo, a livello sentimentale non siamo proprio perfetti
Monica : Tu perfetto proprio no
Enzo : Però diciamo che come coppia abbiamo un nostro equilibrio, artisticamente invece …
Monica : Lasciamo stare, fermiamo la risposta alla prima parte!
Come nasce una vostra gag tipo?
Monica : Non c’è un modo, ce ne sono tanti. Alcune cose vengono in modo improvvisato e poi diventano di repertorio, mentre altre nascono da un lavoro nostro di scrittura, ed altre ancora partono da un lavoro con gli autori.
Enzo : E comunque c’è sempre un lavoro dietro
Monica : Lavoro mò, non esagerare, io lavoro tu no!
Su cosa si basa l’umorismo secondo gli Arteteca?
Enzo : L’umorismo si basa su un bisogno innato, tutti abbiamo bisogno di ridere! La base è il mutuo soccorso di questo bisogno.
Quanto pensate abbia influito l’essere napoletani sulla vostra comicità?
Monica : Non possiamo saperlo, non c’è una controprova; se in un’altra vita nasco bergamasca mi puoi fare questa domanda, per ora no, devi ritornare!
Siete stati formidabili sia come attori di cinema che come cabarettisti … vi piacerebbe fare teatro?
Enzo : In realtà noi abbiamo iniziato con il teatro, e ne abbiamo fatto anche tanto!
Monica : In questi anni tra cinema, live e tv ogni tanto siamo tornati a teatro e ci ritorneremo di sicuro!
Enzo : Fin quando la gente vorrà
Monica : Ah, certo, quello è essenziale
Enzo : Se la gente vorrà continuare a vederci …
Monica : Io mi meraviglio già da ora che la gente vuole vederti!
Enzo : Boh, sarà il gusto dell’orrido!
Avete qualche suggerimento da offrire a chi decide di tentare nel mondo dello spettacolo?
Enzo : Sì, certo, il suggerimento è “cambiate mestiere”, avete scelto il momento peggiore!
Monica : Già prima era un mestiere in estinzione, negli ultimi anni poi eravamo rimasti in pochissimi esemplari. A pandemia finita c’è la seria possibilità di estinzione!
Autoironici, solari, ecco i due aggettivi perfetti per Enzo e Monica, esempio di una comicità genuina. Riescono a trasmettere sempre tanta allegria, e anche se capita una giornata “no” basta ascoltarli qualche minuto per farci tornare il sorriso e il buonumore.
Bravissimi nel reggere contemporaneamente la vita lavorativa e di coppia, oltre che ad essere genitori modello della loro splendida Sara. La loro comicità semplice è la ricetta perfetta del loro successo, e che di sicuro sarà fondamentale per entrare a far parte della storia del teatro napoletano.