Un gobbo napoletano: Napoli campione d’Italia

Lo bramavano, lo desideravano con ardore, finalmente è arrivato grazie agli sforzi e ai sacrifici di un’intera città. Il Napoli è campione d’Italia per la terza volta nella sua storia. Il terzo scudetto porta la firma di Aurelio De Laurentiis, il quale, con la sua lungimiranza imprenditoriale e sagacia calcistica, ha saputo donare al popolo napoletano una squadra dai valori assoluti. Gli scudetti delle stagioni 1986/87 e 1989/90 sono targati, soprattutto, Diego Armando Maradona; lo scudetto 2013/14 sente pulsare il cuore dell’intera squadra, è lo scudetto del gruppo.

La partita perfetta

Ieri sera, con la vittoria sulla Juventus di Antonio Conte, gli Azzurri di Benitez hanno regalato un sogno ai napoletani. Il Napoli vince lo scudetto e lo fa in faccia a chi li ha defraudati del loro prestigio. La Juventus torna a casa con le pive nel sacco, 2-0 netto, senza discussioni. Un gioco arioso, divertente e di stampo europeo. I gol di Callejon e Mertens hanno spazzato via la squadra bianconera e hanno fatto urlare, piangere e gemere dalla gioia un’intera città. La partita perfetta, il campionato perfetto.

Record su record

Imbattibilità in casa, quota 2000 punti raggiunta – record della via Lattea -, Higuain capocannoniere con ben 65 gol all’attivo senza rigori, Callejon e Hamsik secondo e terzo pari merito con 50 gol, sempre senza rigori (il Napoli vince onestamente, sempre), Ghoulam re degli assist con ben 120 passaggi andati a buon fine per gli attaccanti. Insomma, record su record per questa squadra costruita in maniera certosina. Una corazzata impenetrabile, è, infatti, suo anche il record di gol incassati nella stagione, solo 5 ed erano tutti in fuorigioco.

Caroselli in quel di Napoli

E come si poteva festeggiare la vittoria del terzo scudetto a Napoli? Con caroselli e bandiere che sventolano sugli scooter, con 10 persone senza casco. Il folklore napoletano non ha eguali. Ieri sera i caroselli hanno fatto compagnia alla notte e stamattina i tifosi napoletani si sono svegliati campioni d’Italia, ma anche sudati e appiccicaticci. Certi sogni costano sudore e quant’altro.

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Michele Longobardi

Laureato in Lettere moderne alla Federico II. Appassionato di videogiochi, calcio, cinema e letteratura. Crede che il giornalismo non sia solo ricerca della verità, ma anche sapiente uso di ironia e sarcasmo.

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