Ieri sera, dopo il primo giro di consultazioni, Bersani rispondeva ai giornalisti, affermando che non c’era nulla di impossibile, manifestando quindi una latente fiducia sulla effettiva formazione del suo governo.
Allo stesso tempo parole dure nei riguardi sia del M5S, sia del Pdl, i primi, con il loro ostinato sottrarsi, mancano di responsabilità nei confronti del Paese, con i secondi è molto difficile pensare ad un governo di larghe intese, ci sarebbe solo uno spazio “di discussione sui temi istituzionali”
Insomma se non è questa una Mission Impossible, allora nessuna mai; oppure il leader del PD ha ancora una carta da giocare, quale non si sa.
Se Grillo avesse una cotta per lui (politicamente, intendiamoci) potremmo senz’altro dire che sa come nasconderla fin troppo bene, infatti solo poche ore fa sul suo blog ha sferrato un duro attacco ai Presidenti delle due Camere “la più moderna manifestazione della partitocrazia”, dice, affermando inoltre che sarebbero stati nominati da Bersani e non “scelti democraticamente” con votazioni all’interno dei loro gruppi.
D’altro canto il Cavaliere dal palco di Piazza del Popolo fa sapere: “o governo forte che coinvolga tutte le forze politiche responsabili nell’interesse del Paese, oppure si va al voto”. Certo che è proprio una di quelle storie dove nessuno è corrisposto: Bersani vorrebbe coinvolgere il M5S, ma senza “Grasso” risultato, Berlusconi lancia proposte che per ora sembrerebbero non trovare accordo.
È proprio in virtù di un tale gioco delle parti che il Presidente Giorgio Napolitano ha ricordato che ora è il momento di riconciliare l’opinione pubblica alle istituzioni, pensando agli interessi generali del Paese, alla continuità delle nostre istituzioni, fondamento del cammino democratico.
Il Presidente della Repubblica è intervenuto oggi alla cerimonia organizzata per onorare la memoria delle vittime dell’eccidio nazista del 1944, sessantanove anni sono trascorsi dal massacro delle Fosse Ardeatine, nel quale furono uccisi 335 italiani dalle truppe di occupazione della Germania nazista, come operazione di rappresaglia in seguito all’attentato di via Rasella. Questo potrebbe essere stato l’ultimo atto pubblico per il Presidente Napolitano che, in occasione di questa giornata della memoria, ha ribadito con forza il bisogno di unità e l’importanza della Democrazia.
Così Bersani, a conclusione del secondo giorno di consultazioni, sembrerebbe proprio rispondere a questo bisogno di unità: “la proposta che rivolgo alle forze parlamentari, si basa su uno schema che consente a ciascuna di esse di riconoscervisi“, questa la dichiarazione del segretario del Pd che, giungendo al termine di una lunga giornata, rinvia tutto a domani.
Diego De Vellis