Grazia Di Michele canta Marisa Sannia, intervista

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Grazia Di Michele canta Marisa Sannia, intervista

Intervista a Grazia Di Michele, che ha portato sul palco il suo omaggio a Marisa Sannia.

“Poesie di carta” è lo spettacolo con cui Grazia Di Michele ha voluto omaggiare Marisa Sannia e un rapporto speciale nato dopo la scomparsa dell’artista sarda.

Il 2022 inizia con un carnet ricco di impegni legati all’omaggio che hai voluto fare a Marisa Sannia. Il debutto c’è stato il 12 gennaio al Teatro Golden di Roma e già sono note le date di altre rappresentazioni in diversi teatri della Sardegna. Qual è lo stato emotivo che ti accompagna in questa esperienza: omaggiare un’artista-collega cantautrice diventata “amica” dopo la sua scomparsa…

Devo dire che una bella emozione mi ha accompagnato sempre, dal momento in cui ho deciso di creare il progetto “ Poesie di carta” a lei dedicato, al momento in cui porto in scena il suo repertorio prezioso. Marisa ha musicato i versi di grandi poeti sardi quali Antioco Casula e Francesco Masala e alcune poesie di Federico Garcia Lorca. Conoscere questo repertorio è stato come entrare nella vita della Sannia, scoprire una grande professionista e una grande anima, ho sentito nascere e crescere una profonda stima e amicizia.Sento anche un senso di responsabilità nel riconsegnare al pubblico le sue ultime opere e devo ringraziare Marco Piras, suo storico amico, collaboratore e arrangiatore, per avermi guidato in questo percorso.

A distanza di anni dal tuo debutto come cantautrice, in un’epoca in cui quest’ambito professionale era esclusiva degli uomini, ed alla luce della carriera che hai percorso, ci sono episodi che ricordi ancora con amarezza perché legati a comportamenti discriminatori?

Ho avuto la fortuna di affermarmi in un momento in cui le cantautrici erano pochissime, l’attenzione e la curiosità su di me era massima, e ho avuto la fortuna di incontrare un discografico come Vincenzo Micocci che ha puntato su di me proprio perché ero donna-autrice insieme a mia sorella Joanna con cui scrivevo canzoni, in un ambiente dove le parole delle canzoni e la musica, erano prerogativa degli uomini. Per quanto mi riguarda non ho mai vissuto comportamenti discriminatori

Dalla tua biografia si evince che Grazia è inscindibile nel senso che l’impegno artistico, quello politico e quello passionale nell’affrontare la vita in tutti i suoi aspetti sono costanti e praticamente fusi tra loro: quando hai deciso, se lo hai deciso, che questo sarebbe stato il tuo percorso di vita?

Non si decide, viene da sé… un cantautore esprime quello che è, il suo vissuto emotivo, il suo temperamento, il suo carattere, il suo modo di affrontare le cose della vita, nella vita e nella sua espressione artistica. Sono molto sensibile e attenta a quello che vivo e che accade intorno a me, ne parlo o scrivo canzoni, musica.

Dalla collaborazione con due amiche cantautrici, Rossana Casale e Mariella Nava, è nato un progetto discografico il cui primo singolo, “Segnali Universali” è uscito ad ottobre 2020 ed è stato seguito da “Anime di vetro”. A gennaio 2021 hai pubblicato un nuovo singolo, intitolato Madre Terra, con relativo video, firmato da Ari Takahashi, un mantra ecologista: neanche la pandemia è riuscita a rallentare la tua espressione artistica! Ma esistono dei momenti di relax per Grazia? A cosa li dedica?

Durante la Pandemia ho tenuto dei mini concerti sul pianerottolo e sul terrazzo condominiale insieme ad altri due musicisti che abitano nel mio condominio, Max Aschi e Paolo Giampieri. Ho continuato a fare musica e ascrivere canzoni. Ho scritto ancora brani con Rossana e Mariella a distanza, e il nostro album “ Trialogo”, è pronto per uscire ad aprile. Ho scritto un libro di racconti di prossima uscita “ Rose, principi e serpenti”, ho lavorato sul progetto teatrale di Marisa Sannia e su un altro che debutterà a Milano in primavera. Sta per uscire, il giorno di San Valentino un altro mantra “ Lasciati amare”. Ho corsi di canto e interpretazione che seguo con amore, questo è il mio relax.

Molti affermano che la collaborazione tra sole donne sia molto difficile per un’innato spirito di competizione. Tu che hai avuto di collaborare sia con donne che con uomini, quindi in base alla tua esperienza, puoi affermare che si tratta solo di un cliché?

Credo proprio di si, ho collaborato con tantissimi artisti e artiste, non ho mai visto competizione, semmai condivisione e rispetto

Hai ancora un sogno nel cassetto che vorresti realizzare?

Ritornare a viaggiare, forse non è un gran sogno ma è la cosa che mi manca di più, viaggiare e abbracciare le persone.