Green pass: qualche coda ma avvio agevole nei musei di Napoli

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Green pass

Qualche rallentamento negli ingressi si è registrato solo per permettere la verifica dei Green pass di turisti stranieri o per piccoli intoppi, come lo schermo di un cellulare rotto

Il Green Pass va: avvio senza intoppi nei musei napoletani, tutti molto informati i visitatori, nessun calo delle presenze rispetto alla media di una stagione in ripresa anche per le città d’arte.

Qualche rallentamento negli ingressi si è registrato solo per permettere la verifica dei Green pass di turisti stranieri o per piccoli intoppi, come lo schermo di un cellulare rotto.

Caffè Gambrinus: tutto ok l’esordio del Green pass

Nelle prime ore della giornata alle Catacombe di San Gennaro, su 100 visitatori, solo sette non avevano il green pass, tre di loro, stranieri, si sono recati in una vicina farmacia per fare il tampone e poi tornare, ”tutto in grande serenità, abbiano fornito informazioni dettagliate e non abbiamo registrato proteste o polemiche” raccontano alla biglietteria.

Partenza serena anche nei grandi musei cittadini dove in questi giorni si registra un buon flusso tra italiani e in particolare europei e tra loro francesi, spagnoli, olandesi, danesi. Procedura scorrevole al Museo Archeologico nazionale, basta avvicinare il Qr code del certificato al lettore posto su una colonnina all’ingresso, per poter avere il via libera e recarsi in biglietteria.

Al Museo e Real Bosco di Capodimonte tanti visitatori e poca attesa, il pubblico è apparso molto preparato sulla normativa oggi al debutto e solo qualche certificato cartaceo un po’ stropicciato ha impegnato maggiormente gli addetti con i loro tablet ed app, così come il controllo di visitatori non vaccinati in Italia.

Per accedere al bosco non è necessario il Green pass che invece è richiesto per il cellaio e la chiesa di San Gennaro, pur se ad ingresso gratuito. Anche a Palazzo Reale nessuna coda e afflusso nella media, gli addetti riferiscono di visitatori tutti preparati sulla normativa con documenti e cellulare alla mano, qualche piccolo rallentamento nelle procedure si è registrato solo davanti all’esibizione di certificati in arabo e in greco senza Qr code.