L’abolizione del reato di clandestinità non faceva parte del programma
di Redazione
Il leader del M5s Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio smentiscono sul blog, i senatori dell’M5s che mercoledì hanno fatto approvare un emendamento firmato da Buccarella e Cioffi, per l’abolizione del reato di clandestinità, dicendo: “il M5s non è nato per creare dei dottor Stranamore in Parlamento senza controllo. La loro posizione in Commissione è del tutto personale, non faceva parte del programma. Non siamo d’accordo sia nel metodo e nel merito”.
In questo modo, il messaggio che sarà recepito è che la clandestinità non è più reato e quindi l’emendamento consisterebbe in un invito ad imbarcarsi per l’Italia. “Quanti clandestini – aggiunge Grillo – siamo in grado di accogliere se un italiano su otto non ha i soldi per mangiare?” e continua dicendo: “se durante le elezioni politiche avessimo proposto l’abolizione del reato di clandestinità, presente in Paesi molto più civili del nostro, come la Francia, la Gran Bretagna e gli Stati Uniti, il M5S avrebbe ottenuto percentuali da prefisso telefonico”.
Grillo e Casaleggio inoltre attaccano anche il modo in cui il M5s prende le decisioni in sede parlamentare sostenendo di non essere d’accordo all’approvazione dell’emendamento di ieri in Senato in quanto “un portavoce (il capogruppo al Senato ndr) non può arrogarsi una decisione così importante su un problema molto sentito a livello sociale senza consultarsi con nessuno”.
10 Ottobre 2013