E’ evidente che la strategia per riconquistare l’elettorato sarà quella di una gara a ribasso, il nuovo presidente della regione Sicilia Crocetta promette di dimezzarsi lo stipendio, gli attivisti 5 stelle, e non chiamateli più “grillini”, sono già pronti a lavorare con un compenso di € 2.500,00 al mese contro la sola indennità base che ammonta a € 5.101,68 netti, a questa vanno aggiunti i 3.500 € di diaria, con una trattenuta di 224,90 € per ogni assenza ingiustificata.
Poi altri 4.180 € alla voce «spese sostenute per l’esercizio del mandato».841 € al mese, 10.095,84 € all’anno, come rimborso forfettario per le «spese di trasporto» 345 € mensili, 4.150 all’anno per le «spese telefoniche». 13.293 € all’anno, 1.107 al mese, come rimborso delle spese sostenute per arrivare in ufficio a Palermo, questo se la distanza da percorrere è fino a 100Km, ma se i km sono più di 100 il rimborso sale a 15.979 € all’anno, quindi € 1.331 al mese.
Se poi l’onorevole vive a Palermo avrà diritto comunque 6.646 € all’anno, 554 al mese. Il totale: considerando i criteri più bassi arriva a € 14.521 netti al mese. Per i presidenti di Commissione, vanno aggiunti 2.984,55 € lordi.
L’ex Lombardo, considerate le indennità da governatore e da componente dell’assemblea, ha preso 15.683 € mensili, primato italiano. Dietro di lui si piazza la laziale Renata Polverini, che arriva a € 11.958. In Lombardia Formigoni si ferma a 9.539 € al mese, Zaia in Veneto a € 8.934.
Dunque, chi non è riuscito a ri-insediarsi alla regione Sicilia, ha perso una vera fortuna. Dei 27 indagati dell’assemblea regionale siciliana per reati quali violenza privata, concorso esterno in associazione mafiosa, concussione, solo per citarne alcuni, che hanno provato a farsi rieleggere, ci sono riusciti solo in sette. Ma per i 20 deputati non rieletti le casse dell’Ars dovranno devolvere un assegno pari all’80% dell’importo lordo di un mese di stipendio moltiplicato per il numero degli anni di mandato effettuato. Che dire, hanno pensato proprio a tutto.
E’ la diffusione di questi dati che condanna un’intera classe politica, non c’è stato alcun processo di ridimensionamento dall’interno, nessuno si è sottratto al saccheggio, c’è voluta la magistratura, allertata da faide interne della regione Lazio.
E’ tutta un’erba di un solo unico fascio
FAS
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