Costo del biglietto dai 20 ai 33 euro. Il capoluogo partenopeo sarà la seconda tappa di un tour che prenderà il via il 1° aprile a Catania. Dopo anni di stop, Grillo torna quindi a calcare le scene, ma questa volta il contenuto del suo show sarà tutt’altro che comico.
“Voglio rispondere a chi sostiene che il più grande pericolo per l’Europa non è l’euro né il debito, ma Grillo. Ebbene sì, è proprio così. Il pericolo sono io”.
E lo dimostrerà in questa nuova performance. Così Beppe Grillo durante un’intervista rilasciata a Repubblica Napoli.
Per le prossime elezioni europee il leader del M5s ha grandi obiettivi: “Eleggeremo al Parlamento Europeo 20-25 rappresentanti, superare il Pd e sfrattare il governo Renzi”, troppo “cinico” secondo il comico genovese. “Diventeremo il primo partito italiano, cambieremo l’Italia e l’Europa” afferma, sicuro di sé. “Vinceremo e il Pd perderà” rincara la dose Grillo. “Cambierà tutto. Noi la nostra rivoluzione l’abbiamo già fatta, inserendo l’onestà in un sistema costruito per i disonesti”.
Nell’intervista il comico leader affronta poi anche temi cruciali riguardanti non solo l’Europa ma anche il Sud Italia e la città di Napoli nello specifico. E si lascia andare a commenti “lusinghieri” nei confronti del sindaco De Magistris. Dimenticandosi invece di Roberto Fico.
“De Magistris ha avuto i nostri voti, in primis prima perché non avevamo un candidato alle comunali, e poi perché era sicuramente il male minore. De Magistris ha fatto molti errori, ma li avrebbe fatti chiunque”.
Anche perché, dice Grillo, fare il sindaco di una città come Napoli non deve essere affatto semplice. E il Movimento, che consensi riscuote nella “capitale” del Sud? “A Napoli” sottolinea il leader del Movimento 5 Stelle “abbiamo sempre raccolto molti consensi, anche se poi i risultati elettorali non sono sempre stati entusiasmanti. Ma sa, c’è la realtà del voto di scambio, abitudini dure da scalfire…” si sbottona Grillo. Poi ricorda i bei tempi in cui andava in visita nelle discariche. “Qui il nostro movimento ha conosciuto uno sviluppo prodigioso” ricorda Grillo riferendosi al Sud e in particolare a Napoli, che alla nascita del M5s ha dato un grosso contributo. Complici anche “la devastazione ambientale, la mancanza di lavoro, la disperazione dei giovani… a Napoli sono venuto un sacco di volte, spesso con Alex Zanotelli” ricorda in un malinconico amarcord. “Ma mai una volta che mi portassero a vedere un bel panorama”. Già. Solo discariche e Terra dei Fuochi per il povero Beppe.
E al riferimento del giornalista al dissenso di Bartolomeo Pepe, Grillo chiarisce: “Pepe l’avrò visto due volte, nel suo caso forse c’è stato qualcosa che non ha funzionato nel rapporto con il territorio, forse quel vincolo non ha retto, non so. Pepe e gli altri parleranno con Casaleggio, prenderanno le loro decisioni, faranno quello che vorranno. Preferisco parlare di Luigi Di Maio, che opera anche lui nello stesso territorio di Pepe. La sensazione di onestà, di competenza che trasmette la sua faccia pulita”. Chissà quale futuro radioso attende il 26enne Luigi Di Maio, nuovo prescelto di Beppe Grillo, dopo il già rilevante incarico di vice-presidente della Camera.
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