L’Università Federico II di Napoli si mobilita con brani, poesie, canti e musiche per presentare il suo ‘Manifesto per la Pace’
Da Napoli, dagli studenti ucraini e russi insieme a tutti gli altri studenti della Federico II, di tutte le nazionalità, si è alzato un forte ‘grido della pace’ contro le guerre. Un flash mob ha accomunato i giovani che si sono ritrovati sullo Scalone della Minerva. Poi tutti nell’Aula Magna storica della sede centrale dell’Ateneo. L’Università partenopea si mobilita con brani, poesie, canti e musiche per presentare il suo ‘Manifesto per la Pace’.
A fare da filo conduttore i versi di autori noti, Taras Shevchenko, Valentin Berestov, Ivan Franko, Olga Berggólts, Sadi Sherazi, Gianni Rodari, Charlie Chaplin, Franco Battiato, Thich nhat hanh, Fëdor Dostoevskij, Lev Tolstòj, e tanti altri per una serie di letture contro le guerre. Alle letture scelte dai giovani della Federico II si sono affiancate le interpretazioni degli artisti: Barbara Buonaiuto, Rosaria De Cicco, Marina Confalone, Sergio Dileo, Marco Zurzolo, Maurizio de Giovanni e della giovane studentessa e attrice Greta Esposito. Con loro il rettore Matteo Lorito, i docenti della Federico II tra cui Laura Lieto, nonché assessore al Comune di Napoli, e Andrea Graziosi, gli studenti.
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L’Ateneo, è stato spiegato, “è da sempre sede di scambi culturali e promotore di confronto e anche in questa occasione, con la massiccia partecipazione degli studenti soprattutto attraverso le associazioni studentesche, ha scelto di far sentire la propria voce nel nome della cultura”.
“Siamo di fronte – spiega il rettore Matteo Lorito – ad una situazione inaccettabile, le Accademie devono essere la culla per il superamento di queste situazioni di conflitto. Queste cose non devono più succedere Sono l’Antistoria. Non possiamo pensare di avere queste situazioni qui vicino, ai confini con l’Europa e che ci ricordano un passato che non deve più esistere. Siamo assolutamente con il popolo ucraino, con chi soffre, con tutti coloro che subiscono gli effetti di questo conflitto”.
Lorito ricorda: “noi abbiamo illuminato i nostri monumenti, le nostre menti e quelle dei nostri ragazzi perchè non possiamo fare altro che urlare a tutti che la pace è l’unica vera soluzione”.