Continua la guerra in Ucraina e la Russia accusa Kiev di atti terroristici

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Non si ferma lo scontro tra Ucraina e Russia, i russi vengono accusati dagli ucraini di aver distrutto la Cattedrale di Odessa, mentre a loro volta accusano gli ucraini di atti terroristici per attacchi sulla capitale con droni

Secondo quanto dichiarato da Mosca, la Russia avrebbe “soppresso” due droni ucraini nella capitale, definendolo un “tentativo del regime di Kiev di compiere un atto terroristico”.

Non ci sono state vittime, ma, secondo l’agenzia di stampa Tass, un drone è caduto su Komsomolsky Prospekt, vicino al ministero della Difesa russo, mentre l’altro ha colpito un centro commerciale in via Likhacheva vicino una delle principali tangenziali della città.

Inoltre come annunciato da Sergej Aksenov, governatore della Crimea, un deposito di munizioni nella penisola è stato colpito da droni di Kiev, 11 dei quali sono stati abbattuti. Il governatore ha anche annunciato che il traffico ferroviario e stradale è stato interrotto per ragioni di sicurezza.

Solo ieri, invece, la Cattedrale della Trasfigurazione di Odessa è stata centrata da una serie di missili che hanno polverizzato l’altare maggiore e seppellito sotto un cumulo di macerie la sacra icona Kasperovkaya della Madre di Dio, patrona della città.

Sono stati danneggiati in questa ondata di attacchi anche la Casa degli scienziati, l’edificio Odesa State Music Lyceum, almeno 25 edifici storici e alcune infrastrutture portuali, distruggendo persino un capannone di grano.

Mosca nega però un suo coinvolgimento nella distruzione della cattedrale di Odessa “Non accettiamo tali accuse, questa è una menzogna assoluta“, ha detto il portavoce di Putin, Dmitry Peskov, che invece, senza presentare prove, sostiene che sia stato un razzo lanciato dalle forze ucraine a colpire il cuore spirituale di Odessa.

L’intelligence militare ucraina ha affermato al Kyiv Post come gli attacchi con droni a Mosca e in Crimea sono la prova che “il regime di Putin non è in grado di controllare completamente il cielo, neanche per la protezione delle sue strutture più importanti”.