Quella contro l’Inter a San Siro sarà una sfida dal sapore speciale per Marek Hamsik: lo slovacco timbrerà la presenza numero 300 in maglia azzurra, un traguardo importante per il giocatore che ha dimostrato sempre e comunque di amare la maglia del Napoli. Sabato pertanto Hamsik entrerà nella storia del club, un lungo cammino iniziato dal lontano luglio del 2007 e proseguito per ben 6 anni con rendimenti sempre crescenti. Lo slovacco, da quando Paolo Cannavaro ha lasciato la maglia azzurra, è diventato anche il capitano, un punto di riferimento per tutti.
Punto di riferimento, ma con Benitez…
De Laurentiis lo prese dal Brescia, giovanissimo, nel 2007 e subito si rese protagonista grazie al suo talento. Sin da subito infatti diventò titolare inamovibile sia sotto l’egida di mister Reja, sia con Donadoni, sia con Mazzarri. Ad oggi però le cose non vanno così bene per lo slovacco che, sotto l’egida di Benitez ha trovato tante difficoltà. Il capitano azzurro, complice anche un infortunio ad inizio stagione, è reduce da prestazioni sicuramente non all’altezza del suo enorme talento. Benitez lo ha notato ed infatti, in alcune partite, non gli ha affidato più le chiavi del centrocampo relegandolo in panchina.
Un talento cristallino
Un periodo di flessione è umano, mettere in discussione il talento però no. Hamsik in questi 6 anni azzurri ha dimostrato più e più volte di essere un grande giocatore, tanto da essere voluto da squadre come Milan, in passato, ed ora anche da Chelsea e Manchester United. Il suo valore di mercato, d’altronde, è incrementato a dismisura; oggi infatti lo slovacco vale ben 40 milioni di euro. Chi vuole accaparrarselo deve spendere tanto, ma De Laurentiis si tiene stretto il suo gioiello sperando di rivederlo presto ai suoi massimi livelli. Nel frattempo, sabato si festeggiano le sue 300 partite con la maglia azzurra sperando anche in una vittoria che alzi il morale.