Il capitano è tornato, il merito? “Non lo so”, ammette Marek Hamsik in conferenza stampa, “quando sono entrato con la Fiorentina ho fatto subito gol. Ora so solo che sto bene”. Merito del ritiro o no, le voci sul futuro di Benitez e con il suo quello dell’intera società (con il termine “business plan” diventato di uso corrente nel napoletano ormai) non sembrano scalfire Marechiaro, che si mostra più sorridente e rilassato che mai. “Abbiamo fatto un confronto”, specifica il giocatore a proposito della fine del ritiro, “un gruppo di giocatori, il mister e il presidente, e abbiamo deciso che era la soluzione migliore tornare ognuno dalle proprie famiglie. L’anno scorso ha funzionato senza ritiro, tutto dipende da noi e da quello che facciamo in campo.
Road to Varsavia
La nebbia comincia a diradarsi e sul campo di battaglia restano il Napoli e poche altre contendenti. Logico che la testa possa andare già al 27 maggio, giorno della finale di Europa League. “Sappiamo che abbiamo fatto un buon risultato contro il Wolfsburg, ma non è ancora finita, dobbiamo ripeterci, ci vuole tanta attenzione e una buona fase difensiva. Varsavia è un obiettivo ma è ancora lontana. L’Europa League non è la Champions ma sarebbe comunque molto bella alzarla”.
Prova di maturità
“Sono soddisfatto e contento dei numeri, siete voi o la gente a decidere se bene o male, sono contento del mio rendimento, sappiamo che ho sempre alti e bassi, ce li ho da 8 anni, si può sempre migliorare”. La sicurezza del campione: arrivato a quasi 28 anni, il capitano ha la grandezza di chi ammette i propri limiti, con l’obiettivo di migliorare. La presenza nel gioco della squadra non sempre è stata costante, ma ultimamente “qualcosina è cambiato, le ultime due partite sono state stupende. In una stagione ci sono 60 partite, difficile farle tutte allo stesso livello. La mia posizione? Non è mai cambiata”. Poi una battuta: “Facciamo altri 10 giorni di ritiro e vediamo…”.