Higuain contro De Laurentiis: “Ha problemi con tutti”. Ma ha davvero così torto?

Higuain contro De Laurentiis, ancora una volta. L’attaccante argentino ha scelto le pagine del Corriere dello Sport per attaccare il patron azzurro e difendersi dalle accuse di tradimento.

Il suo addio al Napoli, consumatosi in quel modo così mediaticamente drammatico e, forse soprattutto, per andare a indossare la maglia dell’odiata rivale di sempre, la Juventus, continua a far rumore. Ma presumibilmente sarà così per sempre. E’ stato in grado di spodestare dal trono di ‘core ‘ngrato’ quel José Altafini dopo 40 anni. A ulteriore testimonianza di quanto il rancore sia lungo a durare dalle parti del Vesuvio. Parliamo, ovviamente, di Gonzalo Higuain. Che oggi non indossa più il bianconero, cacciato, allontanato, scaricato se si vuole usare una serie di eufemismi, dalla ‘Vecchia Signora’. Che aveva scelto in tempi non sospetti di puntare tutto su Cristiano Ronaldo.

E accolto, poi, a braccia aperte dal Milan, che ha ritrovato un numero 9, un centravanti che, al di là di tutto, resta tra i più forti al mondo. Sarà lui a guidare l’attacco dei rossoneri domenica contro l’Inter, in un derby che si profila a passo di tango con la sfida nella sfida tra il ‘Pipita’ e Icardi. Proprio partendo da ciò, l’argentino ha rilasciato una intervista al ‘Corriere dello Sport’. E il ritorno, sebbene solo con le parole, all’azzurro Napoli è stato inevitabile. In particolar modo a fronte della domanda sul suo addio che in comune con altri giocatori o allenatori passati per Castelvolturno, ha il non essersi lasciato bene con il presidente De Laurentiis.

L’attacco del ‘Pipita’

“No ma è colpa di tutti noi, non sua… Lavezzi si è lasciato male, Cavani idem, con Sarri in pan­china è stato contattato un al­tro allenatore, e con me si è preso 94 milioni (90, ndr). Tutti hanno problemi con lui e la gente insulta gli altri. Io con i tifosi del Napoli non ho nulla da dire di negativo, sono stati tre anni bellissimi. Mi hanno amato e ora mi odiano. Un gior­no racconterò quello che pen­so, ora non posso”.

Parole che fanno il paio con quel “es tu colpa” urlato al San Paolo nella sfida di Coppa Italia dell’aprile 2017. Un festeggiamento rabbioso dopo quel gol che valse l’accesso alla finale della competizione e nella cui esultanza Higuain scaricò tutta la tensione accumulata per i fischi ricevuti dal pubblico di Fuorigrotta. Che lo ha sempre accusato di essere un traditore, anzi, Il traditore per eccellenza.

De Laurentiis contro (quasi) tutti

Ma che forse ha raccontato uno spaccato di quella verità che poi si rispecchia anche nelle parole di altri. A cominciare da Maurizio Sarri, che lo scorso agosto, in conferenza stampa, rispose così a una domanda:  “De Laurentiis continua a parlare molto di me perché gli manco, invece lui, per il momento, a me non manca”. E poi Cavani, il sogno di mercato di sempre, che, però, non esitò a dire: “A Napoli furono tre stagioni stupende con la città che mi ha dato praticamente tutto: nome, fama e crescita. Un mio ritorno? Ne ho parlato in famiglia e mi piacerebbe tornare un giorno, ma solo senza De Laurentiis”. 

E ancora il ‘Pocho’ Lavezzi: “Tornare al Napoli? C’era la possibilità, ma De Laurentiis non ha voluto. Se tornerò in Italia, non sarà al Napoli”. Non da meno Pepe Reina: “Quello del Napoli sarà ogni volta il primo risultato che chiederò perché questa città mi è entrata dentro. Sarei rimasto qui per sempre, senza di lui”.

Frasi mai troppo leggere a testimonianza di rapporti per nulla facili con chi poi è andato via. Conseguenza o causa di ciò è lasciato alla libera interpretazione, come per ogni amore che finisce, in cui ragione e torto si confondono e perdono tra le braccia, in questo caso i piedi, e le (tante) parole di chi resta e di chi parte.

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Francesco Monaco

Napoletano, giornalista, autore del romanzo 'Baciami prima di andare'. A tratti sognatore e pensatore. In attesa di capire il resto, forse di niente

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