Italia, bene comune
di Diego Scarpitti
Al Maschio Angioino e al Teatro Politeama, il 28 gennaio 2012, il Comune di Napoli ha organizzato il Forum dei Comuni per i beni comuni. Un’idea patrocinata dal sindaco Luigi De Magistris, padrone di casa e gran cerimoniere per l’occasione. Presenti per l’occasione Nichi Vendola, Michele Emiliano, tanti amministratori locali, numerosi movimenti e associazioni, cittadine e cittadini. Tema centrale del dibattito la difesa dei beni comuni, considerati come “fondamento irrinunciabile dei diritti, ma anche pilastro della democrazia partecipativa”.
Quattro i tavoli tematici: Economia del territorio ed Enti locali; Beni comuni, partecipazione e servizi pubblici; Politiche del Welfare, diritti dei migranti e del lavoro; Ambiente e nuovi modelli urbani.
Un deciso No all’appropriazione dei beni comuni attraverso i brevetti. Cibo, salute e saperi senza brevetti, contro i monopoli e i gruppi di interesse. Il nostro Paese come bene comune, da difendere e valorizzare, risorsa da sfruttare al meglio e capitalizzare a dovere. Un valore aggiunto per gli Italiani e non un peso e un aggravio.
Beni della collettività al centro del dibattito politico. Servirà il convegno a far comprendere l’importanza primaria e vitale di tale inestimabile ricchezza? Ai posteri l’ardua sentenza. Nell’interesse di tutti e non di pochi.