di Diego De Vellis
“Il compito di un intellettuale deve essere quello di rimettere in discussione le idee ricevute e contrastare coloro che usano il passato per farsi tornare i conti sul presente”, così Paolo Mieli, giornalista, scrittore e attuale presidente di RCS Libri, ospite presso La Feltrinelli di Napoli, introduceva il suo ultimo libro “I conti con la storia”.
Il saggio offre un’importante occasione all’autore per rivalutare il termine oblio, quella condizione senza la quale una memoria vera non esiste. Oggi la facilità con cui si può avere accesso a qualsiasi documento, notizia, attraverso internet e gli altri mezzi di comunicazione, rende la memoria “assoluta”.
È possibile in potenza conoscere tutto di tutti, ed è proprio per questo che occorre riscoprire una memoria autentica, sapere obliare è quindi un esercizio necessario per attuare una selezione della memoria, saper dimenticare non vuol dire però perdere la conoscenza ma compiere una scelta, “scegliere di riporre in soffitta” per andare avanti.
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17 febbraio 2014
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