L’incontro organizzato da Assostampa napoletana e Fnsi presso l’Hotel Alabardieri di Chiaia per discutere di precariato e disoccupazione è occasione per i rappresentanti del Coordinamento Giornalisti Precari della Campania di manifestare il proprio dissenso nei confronti del Sindacato, che accusano di escludere il Coordinamento dal dialogo, sminuendo dunque la sua voce e le sue attività. I membri intervenuti alla semideserta assemblea accusano, infatti, i vertici del sindacato di voler “parlare del precariato senza i precari”. In mano il volantino della loro “silenziosa” protesta che riportiamo qui.
Il Coordinamento giornalisti precari oggi sceglie di non parlare.
A Napoli stamane i vertici del sindacato nazionale e locale si incontrano per parlare di precariato ma non invitano il Coordinamento. Non lo ritengono capace di portare una testimonianza, non gli riconoscono rappresentatività, storia. Non riconoscono dignità all’unica struttura di base campana che con le sue denunce e le sue assemblee sollecita la discussione sul disastroso scenario regionale. In Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, realtà analoghe alla nostra vengono ascoltate e supportate. In Campania no: prendiamo atto della frattura che si consuma tra il sindacato – oggi rappresentato anche nella sua segreteria nazionale – e i colleghi che supportano il Coordinamento giornalisti precari.
Non parliamo.
ma non rinunciamo a far sentire la nostra voce.
Le due scuole di giornalismo campane che sfornano praticanti ogni biennio in un mercato incapace di assorbirli; la ventilata ipotesi di pseudo-corsi di formazione regionali per i giornalisti; i finanziamenti pubblici non accompagnati da controlli sulle condizioni lavorative nelle redazioni, le invisibili consulte sindacali sul lavoro autonomo non possono essere la risposta all’emergenza occupazionale che ha visto nel corso di un anno morire giornali (Epolis) stati di crisi (Il Mattino); ricorso ad ammortizzatori sociali (Il Roma). Per non parlare delle emittenti televisive in crisi con l’avvento del digitale terrestre.
Attendiamo dal sindacato una mobilitazione forte, ci ritroviamo al muro contro muro tra colleghi; chiediamo al sindacato un supporto e ci troviamo a dover far fronte al silenzio.
Con la vicenda odierna solco scavato tra il sindacato e i precari campani sta diventando irrecuperabile.
CHI È E COSA HA FATTO IL COORDINAMENTO GIORNALISTI PRECARI
Nel dicembre 2009 un gruppo di giornalisti campani, professionisti, pubblicisti e giornalisti di fatto, ha cominciato a riunirsi spontaneamente per confrontarsi sulle criticità di una professione che oggi più che mai in Campania è funestata da problematiche gravissime quali abusivato, scarsità dei compensi, contratti irregolari o inesistenti, disoccupazione, precariato, estrema difficoltà di accesso alla professione e carenza di percorsi formativi. Nasce così il Coordinamento Giornalisti Precari della Campania, un’associazione che conta oltre 150 iscritti e più di 600 sostenitori su tutto il territorio regionale che ne seguono le attività attraverso il sito internet e www.cronisti.info e i social network.
Coordinamento Giornalisti Precari della Campania
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