di Domenica Natasha Turano
Roma è di nuovo in fermento, la piazza della capitale mai come in questi giorni diventa simbolo della protesta di un intero Paese. Questa mattina la bandiera della contestazione si è alzata per quei 350.000 “esodati” che in seguito ai nuovi cambiamenti introdotti dal decreto Monti sono senza stipendio e senza pensione. Insomma, tra color che son sopesi.
La fiamma si è accesa alla dichiarazione del Ministero del Lavoro, secondo il quale gli esodati costituirebbero un totale di 65.000, per i quali le risorse sarebbero sufficienti e rientrerebbero perfettamente nel sistema delle pensioni in vigore prima del decreto.Il problema tuttavia sta ne fatto che la stima effettuata dal Ministero risulta ben più bassa di quella divulgata dai tre sindacati nei giorni scorsi, i quali non ci stanno e sono scesi a manifestare alle 10 di questa mattina con un corteo che è partito da piazza della Repubblica e si è spinto fino in piazza Santissimi Apostoli dove i leader di Cgil, Cisl e Uil, Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti, hanno tenuto un vero e proprio dibattito con lo scopo preciso di chiedere una soluzione al governo per questa drammatica situazione.
Tra i partecipanti anche Antonio di Pietro per l’Italia dei Valori, il quale ha dichiarato: «Sugli esodati sembra di riascoltare le frottole di Berlusconi. Comportandosi alla stessa maniera, ma con sobrietà, il ministro Fornero sostiene che sono solo 65 mila e che ci sono le risorse necessarie. Resta il fatto che non sappiamo come sono stati contati né dove il governo prenderà i soldi».
This post was published on Apr 13, 2012 21:24
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