Quando il gioco si fa duro…stiamo attenti. Alla partita, al mercato, alla Lega. La stagione del Napoli comincia ad entrare nel vivo, ad una settimana dal preliminare con l’Athletic Bilbao gli uomini di Benitez perdono il primo confronto di levatura Champions, mostrando spunti interessanti ma anche delle lacune da colmare al più presto. Anche perché la sensazione è quella già cantata in ritiro, parafrasando Rocco Hunt, chist è l’anno buono.
I primi per il Pocho Lavezzi, tornato nello stadio che lo ha reso grande e dove lui ha incantato prima di rispondere alle sirene francesi, il cui canto non si sente nella serata dei ritrovati “Olè Pocho”; i secondi invece sono per il Matador Cavani, che fomenta egli stesso la loro crescita rispondendo alle provocazioni di una minoranza fino a quel momento.
Nella prima frazione pochi episodi degni di nota: due conclusioni di Hamsik ed Insigne ed un infortunio per Thiago Silva (ancora non si conoscono i tempi di recupero). Nel secondo tempo entrano i bomber titolari Higuain ed Ibrahimovic: allo squillo dell’argentino, lesto al tap in su conclusione ribattuta di Insigne, risponde il secondo, insaccando dopo una conclusione stavolta di Matuidi. Di fattura migliore è decisamente il gol del definitivo 2-1, siglato da Pastore: il Flaco si libera di Britos con preoccupante facilità, entra in area e batte il portiere con un destro sotto la traversa.
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