È stato identificato un uomo per la vicenda dell’intossicazione con il latte di mandorla, aveva già narcotizzata e derubto un’anziana nei giorni scorsi
Nei giorni un uomo si è introdotto all’interno di due attività commerciali di via Foria a Napoli offrendo del latte di mandorla per rinfrescarsi nella calda giornata. Tutte le persone che hanno accettato ed ingerito quello che sembrava un semplice gesto cortese si sono poi sentite male a causa di un’intossicazione alimentare. Tutte le vittime sono state dimesse dall’ospedale.
È possibile che l’uomo avesse messo del sonnifero nel latte di mandorla o una sostanza simile per stordire le vittime, questo perché si immagina che l’obiettivo fosse quello di rapinare i negozi, ma che non sia andato a buon fine pervie nessuna vittima ha perso conoscenza sul posto, ma solo in seguito si sono sentite male.
È attualmente stato fermato un uomo di 50 anni per la rapina di un’anziana che è stata narcotizzata e si è richiesto l’arresto per la vicenda del latte di mandorla. Questo perché è stato riconosciuto nelle foto divulgate sui social dai commercianti delle zone colpite dai familiari di una donna di 78 anni, che arrivata al molo Beverello era stata narcotizzata e derubata da un tassista abusivo, per poi essere abbandonata ancora stordita a Poggioreale.
Il gip di Napoli Marcello De Chiara ha convalidato il fermo notificato dai carabinieri all’uomo lo scorso 11 luglio per i reati di rapina e lesioni personali aggravati e disposto per l’indagato la custodia cautelare in carcere.
Ma la procura partenopea (pm Enrica Parascandolo e Maurizio De Franchis, procuratore aggiunto Pierpaolo Filippelli) ne ha chiesto l’arresto per il coinvolgimento nella vicenda del latte di mandorla “corretto”.
L’uomo, difeso dall’avvocato Giuseppe De Gregorio, davanti al giudice ha reso dichiarazioni assimilabili a una confessione: in sostanza ha ammesso di avere corretto il caffé della 78enne.