All’interno degli stabilimenti Ikea in Campania, i dipendenti hanno proclamato 16 ore di sciopero. A renderlo noto le segreterie nazionali di Filcams, Fisascat e Uiltucs. Scattato il blocco delle prestazioni straordinarie e dei supplementari, il pacchetto sciopero avrà modalità che verranno comunicate in seguito.
“Vogliamo chiamare le cose con il loro nome – spiegano i confederali – Ikea vuole imporre un aut aut al negoziato e ricattare i lavoratori con la minaccia di eliminare con un colpo di spugna i diritti e le tutele conquistate in 25 anni di contrattazione. Adesso vogliono diminuire le nostre retribuzioni, modificando il salario aziendale e abbassando le percentuali di maggiorazione domenicale e festiva per tutti“.
“Siamo stanchi – proseguono i rappresentanti dei dipendenti – di essere dipinti come quelli che ostacolano la competitività dell’azienda: è anche grazie agli accordi sottoscritti in questi anni, alla responsabilità dimostrata dalle organizzazioni sindacali e dal coordinamento, ed è grazie al contributo di tutti i lavoratori, che Ikea ha costruito la propria espansione in tutto il territorio nazionale“.
“Con un atteggiamento ambiguo e non privo di ipocrisia – va avanti la nota dei confederati – si invia una disdetta senza preavviso, nel tentativo di farla figurare come una necessità di riequilibrio del negoziato, mentre l’obbiettivo reale è l’opposto. Cioè quello di indebolire i lavoratori e costringerli a subire il ricatto: o accetti quello che chiedo o ti tolgo tutto“.
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