E’ un omaggio al cinema resiliente di Edoardo Winspeare la prima edizione de “Il Cinema del Mediterraneo” a cura di Mario Martone, che si terrà nei due comuni scelti, San Mauro Cilento e Pollica.
L’iniziativa si propone di diventare un appuntamento annuale, per dare spazio a proiezioni e incontri ogni estate con un cineasta del Mediterraneo. Gli incontri con Winspeare saranno moderati dal critico e giornalista cinematografico Maurizio Di Rienzo, le proiezioni sono a ingresso libero. La manifestazione è realizzata in collaborazione con il Sindaco di Pollica Stefano Pisani, con Giuseppe Cilento di San Mauro e la Regione Campania.
Si inizia giovedì 14 settembre ore 19.00 con la proiezione del film “La vita in Comune” di Edoardo Winspeare, presso la sala consiliare di San Mauro Cilento, alla presenza del regista, dell’attrice protagonista Celeste Casciaro e di Mario Martone.
Il film mostra sullo schermo il consiglio comunale del piccolo paese di Disperata (alias Depressa, dove Winspeare è nato e dove vive), e verrà proiettato proprio nella Sala del Consiglio comunale di San Mauro Cilento.
Secondo appuntamento venerdì 15 settembre ore 19.30 dove il pubblico sarà accolto nel Castello dei Principi di Capano di Pollica, per la proiezione di “In Grazia di Dio” dello stesso regista, un potente affresco contemporaneo che racconta la storia di quattro donne della stessa famiglia, che dopo aver chiuso la loro impresa famigliare schiacciata dai debiti e dalla concorrenza, si reinventano una vita e, riscoprendo valori ancestrali come il senso della famiglia, della comunità, del lavoro dei campi e del baratto, tornano a vivere “in grazia di Dio”, secondo le parole della spettatrice Danila Belfiore su “My movies”.
Due belle occasioni di incontro, per gli spettatori cilentani, tra realtà che hanno tante cose in comune – afferma Mario Martone – che negli anni ha scelto il Cilento come set per alcuni dei suoi film.
Sono felice di iniziare subito con Edoardo Winspeare, regista che stimo tantissimo da sempre e il cui lavoro è diventato negli anni sempre più prezioso, non solo per la sua qualità cinematografica ma anche per la particolarità delle modalità di produzione dei film.
Il cinema di Winspeare è stato sempre immerso nel suo Salento, sin dai suoi folgoranti primi film Pizzicata e Sangue vivo, ma è con le opere più recenti che ha messo a punto un cinema che non solo è salentino perché racconta vite salentine, ma perché i film sono realizzati con uno scambio incessante di rapporti vitali col territorio, un vero e proprio baratto, nella sua più nobile e antica accezione. Niente di più interessante da mostrare nel nostro Cilento, dove il tema costante è proprio il rapporto col territorio, tra paesi e natura, questioni vitali per un Sud stremato dal rapporto con una modernità in vari modi troppo spesso violenta. (Mario Martone)
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