Il Dall’Ara come il San Paolo
Il Napoli si presenta al Dall’Ara con il piglio di chi sa che non deve perdere contatto con la testa della classifica. Dopo 15 minuti un’occasione per parte, con le due squadre nervose che non si risparmiano complimenti in campo. Orsato subito con polso distribuisce ammonizioni a destra e manca.
C’è un contatto tra Buscè e Dossena nell’area felsinea ma l’arbitro sorvola. Mazzarri è inviperito e va su tutte le furie quando non viene sanzionato l’ulteriore fallo su Maggio.
Orsato si avvicina alla panchina partenopea e con piglio deciso si rivolge a mister Mazzarri: “una parola ancora e vai fuori”.
Ma la carica dell’allenatore azzurro dà il “la” alla squadra in campo. Tra il 29’ ed il 30’ la svolta. Lancio preciso di Pazienza su Maggio sulla fascia destra che subito smista al centro per Lavezzi che, con un immediato e inaspettato colpo di tacco, gira la palla al centro.
Il sorpreso Viviano smanaccia sul piede di Mascara che firma il suo primo gol con il Napoli. L’attaccante lancia la maglia per aria e via, sotto la curva delle migliaia di tifosi del Napoli saliti a Bologna, a festeggiare. Solita stupida ammonizione. Sugli spalti Cavani esulta come se a marcare il vantaggio fosse stato lui stesso.
A seguire una miriade di ammonizioni; saranno quattro per il Napoli e tre per i bolognesi alla fine del primo tempo.
Ma non è finita. Inesistente la reazione del Bologna, il Napoli ne approfitta. Svarione della difesa bolognese. Lancio per Hamsik, la difesa non sale e lo slovacco, in posizione regolare, serve Lavezzi che viene abbattuto dall’estremo difensore.
Inspiegabilmente l’arbitro non espelle il portiere ma fischia, giustamente, il rigore ai partenopei. Hamsik va sul dischetto ed è il 2-0 per il Napoli. Nel 1990 era 3-0 per chi volesse dare un significato simbolico a questa partita. Ma questa volta il Milan non gioca a Verona ma stasera a Firenze.
Il secondo tempo segna una prevista reazione del Bologna che al 5’ con Di Vaio, il miglior dei bolognesi, ci prova da fuori, con parata di De Santis. Ancora al 10’ Di Vaio salta De Santis ma il suo tiro termina fuori dopo essere passato tra le gambe di Campagnaro. Al 14’ esce Mascara, applauditissimo, per Zuniga, buona la sua prestazione alla fine.
Dopodiché è solo Napoli, anzi è Lavezzi show, che salta gli avversari e fornisce assist ai suoi compagni per azioni che meriterebbero miglior fortuna. La partita è saldamente nelle mani del Napoli che gestisce il match e domina il campo. Poco Bologna che, già al 25’, abbandona il campo cedendo le armi agli ospiti. È un’arresa dovuta soprattutto all’autorità dei partenopei che gestiscono il gioco con autorità senza avere alcuna preoccupazione. Solo al 41’ Rubin ci prova da fuori ma De Santis risponde “presente” e, con una superba parata, evita un fastidioso finale di gara al Napoli.
Per quanto riguarda la squadra, da segnalare un centrocampo con Yebda (7,5), finalmente autoritario, e Pazienza (7), “geometra” del Napoli. Sulle fasce Maggio, preciso, (7,5) e Dossena, ordinato, (6) dettano i tempi giusti. In difesa Campagnaro (6), Ruiz (6) e Cannavaro (6) svolgono il loro lavoro tamponando, limitando ma soprattutto bloccando l’attacco del Bologna. De Santis (6,5) presente quando necessario e che regala sicurezza alla retroguardia. Che dire dell’attacco? Hamsik (7,5) superbo, Mascara (6,5) determinante e forse autore di un gol fondamentale per il Napoli e Lavezzi (8) ovunque e maestro di un orchestra che oggi non stecca al Dallara regalando ai tifosi napoletani un concerto indimenticabile ed una musica che li accompagnerà nel loro ritorno a casa. La canzone: l’immancabile “’O surdate ‘nammurato””
Il tutto condito dall’attesa del match del Franchi e di una vendetta dell’ex di turno, l’avvelenato Gilardino, e di Mihalovjc, memore di trascorsi interisti, che possano confermare la testa della classifica al Napoli, infischiandosi di chi dice che gli scontri diretti ci relegano al secondo posto.
Dopo il fallimento, la C, la B, l’Europa League finalmente il Napoli in testa alla classifica della Serie A. Forza Fiorentina! Sale forte l’urlo dal golfo di Napoli. Da oggi possiamo cominciare a crederci.
A proposito, per chi non lo avesse capito, il Napoli è primo in classifica.