Il documentario “Essere Gigione” ha ottenuto l’Interesse Culturale da parte del MiBACT. Ad annunciarlo è lo stesso giovane regista Valerio Vestoso, che, sul suo profilo Facebook ha così commentato: “È un passo irrilevante per l’umanità, ma una conquista significativa per chi ha deciso di supportarmi in questa folle avventura. Grazie”.
“Avevo da tempo il pallino di seguire Gigione, – ha confessato Vestoso in un’intervista a Il Mattino – mi affascinava il fatto di utilizzarlo come pretesto per raccontare la provincia. Dopo un po’ di corteggiamenti, lui ha accettato il mio invito. E ha deciso di farsi seguire. Lo sto seguendo da qualche mese e continuerò a farlo per altri sei o sette. Mi incuriosiva capire come si fa a radunare così tanta gente in piazza da trent’anni a questa parte e soprattutto come si fa a suonare live per 170 serate all’anno in un Italia in cui la musica dal vivo latita sempre di più. Lui è consapevole di essere un ottimo imprenditore. Fa esattamente quello che vuole la gente. È un grande ascoltatore di musica leggera italiana, ma sa che non è quella che piace al suo pubblico, che vuole esattamente quello che lui dà: giri di basso semplici e testi chiaramente molto poco articolati”.
E così, “Essere Gigione – L’incredibile storia di Luigi Ciaravola” ottiene il prestigioso riconoscimento da parte del Ministero guidato da Dario Franceschini. In un modo inatteso forse anche per gli stessi protagonisti. Chi lo ha interpretato e chi lo ha diretto, portando sullo schermo un mondo conosciutissimo nel Sud Italia, ma assolutamente nuovo per chiunque viva nell’altra parte della Penisola. Che, però, forse non è tanto un male portare in superficie. Così, magari da riuscire a comprendere, anche e forse soprattutto sociologicamente, da cosa nasca il successo di Gigione e suo figlio Donatello, che, dopo tanti anni, sono ancora lì. A testimonianza di ciò, piace riportare la Sinossi dell’opera di Vestoso.
Italia.2015.
Provate a compiere un esperimento. Recatevi in un qualsiasi paesino campano, abruzzese, molisano, lucano, laziale, e fate girare voce che l’indomani nella piazza centrale si esibirà Laura Pausini. Non si presenterà nessuno. Ora fate in questo modo: riferite alle stesse persone che tra una manciata d’ore ci sarà un concerto di Gigione. In pochi minuti una diaspora di gente occuperà la piazza, mandando in tilt le strade collaterali straripanti di auto in coda. Almeno dieci bancarelle di souvenir, zucchero filato e frittura di pesce, si disporranno lungo il perimetro che circonda il palco, sicure di incrementare clamorosamente il proprio Pil.
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