Il Melodramma di Metastasio accolto tra le sale di Saverio Mattei

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Il Melodramma di Metastasio accolto tra le sale di Saverio Mattei
La  prestigiosa e storica Biblioteca del Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli, rappresentata dall’instancabile opera di abnegazione,passione e competenza della Responsabile,la Dottoressa Tiziana Grande,ha accolto  tra le sue preziose opere in questi giorni  il saggio su Metastasio, Il Melodramma di Pietro Metastasio il Primato del Testo” di Luca Lupoli ,con le ricerche biobliografiche di Olga De Maio, casa Editrice Pagine, che si aggiunge a quello dedicato al musicista partenopeo Mario Persico e la sua produzione operistica dello scorso anno, luogo sempre colmo di emozioni e ricordi per i due artisti che da lì hanno intrapreso la formazione per la loro carriera artistica e  professionale.
Quale migliore collocazione abbia potuto mai  ricevere il saggio sul grande riformatore del Melodramma Pietro Metastasio,se non  tra le sale dedicate ad un altro grande personaggio della cultura e della musica del ‘ 700 napoletano,  Saverio Mattei, considerato il Fondatore della Biblioteca di San Pietro a Majella ed inoltre ammiratore e destinatario di diverse epistole del Metastasio.
Saverio Mattei (1742-1795), avvocato di professione e biblista per passione, traduttore dei salmi, teorico della drammaturgia classica e moderna, autore e revisore di libretti, amico e sostenitore di Jommelli, corrispondente epistolare del Metastasio, fondatore della biblioteca musicale del Conservatorio della Pietà dei Turchini, è stato sicuramente un protagonista di rilievo sulla scena culturale, teatrale e letteraria italiana nella seconda metà del XVIII secolo, singolare autore, «un rarissimo ingegno» — come ebbe a definirlo Metastasio nel 1775 — che continua ad attirare l’interesse degli studiosi della musica e della letteratura, del teatro e della classicità, dell’estetica e del diritto.
 E proprio l’ eccezionale momento di fervore creativo e vitale  di Pietro Mertastasio,al culmine di una tensione melodico    patetica, coincide con il  periodo napoletano ( 1719-1724)  in cui il drammaturgo riformatore si trasferì nella capitale europea e si dedico’ alla stesura della  Didone abbandonata.
Essa risulta infatti essere l’opera di Metastasio più legata ad un pubblico e ad un’attrice: fu Marianna Bulgarelli,detta la Romanina,che lo pone in contatto con il fervido ambiente del mondo teatrale napoletano, gli fa stringere amicizia con virtuosi e musici, quali Porpora e Farinelli e lo coinvolge pienamente nel mondo del melodramma.
E lo induce a scrivere appunto per lei la Didone rappresentata a Napoli con grande successo al Teatro San Bartolomeo nel Carnevale del 1724 con le musica di Domenico Sarro e  destinata a diventare subito popolare in tutta Italia.
E Saverio Mattei, disse di lei :
 «La ‘Romanina’ era grande attrice, e lo stesso Metastasio apprendea da lei le più belle situazioni di scena, com’è quella della gelosia nelle scene del secondo atto, che fu tutta invenzione della cantatrice».
Attraverso Didone,come opera nata per il teatro, per un pubblico che amava e attendeva simili soluzioni spettacolari, Metastasio rivela tutto il suo senso vivo del teatro, la vivace sensibilità artistica, il saggio impiego di un’intelligenza drammaturgica che sa fondere l’elemento scenico, tecnico e spettacolare del teatro nel testo drammatico, anzi lo riduce quasi ad un’esplicitazione di quest’ ultimo.
Didone abbandonata va considerata e valutata, quindi, come una prima esemplificazione di “bottega di lavoro”, di “laboratorio di scrittura”, in cui l’artigiano Metastasio fonde la teoria, l’ideologia della propria arte con la pratica, la materialità, la concretezza del Testo drammatico.
Ed  da queste riflessioni L’Autore, Luca Lupoli, esplorando opere e corrispondenza del celebre poeta Pietro Cesareo (1698-1782), ci guida in un’affascinante indagine sulla  superiorità  espressiva della  poesia nel melodramma, richiamando il modello della tragedia greca e ribadendo il primato del testo poetico sulle altre arti sceniche che ha influenzato i più grandi operisti come Verdi, Wagner e Puccini.
Un contributo imperdibile per gli appassionati di teatro e musica, edito da Casa Editrice Pagine che si può trovare in tutte le più grandi librerie fisiche ed online .
A Napoli disponibile presso la Libreria Musicale SIMEOLI in Via San Pietro a Majella n.5 di fronte all’ omonimo Conservatorio .
Disponibile anche sul sito Ufficiale Pagine