Il Napoli dei record: l’Inter insegue, il Milan ha perso la strada

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Il primato del Napoli arriva sui banchi di scuola e diventa un problema di aritmetica

Il Napoli di Luciano Spalletti continua il suo cammino con tutte le intenzioni di frantumare ogni record in Serie A.

Due giornate dopo il giro di boa, sono tre i volti simbolo della Serie A. Il primo è quello del Napoli. Una squadra che continua a macinare punti, a segnare gol e a puntare un record dietro l’altro. Quello più intrigante nella testa e nelle gambe della banda di Spalletti è senza dubbio il record di punti. L’obiettivo nascosto ma non troppo è superare i 102 punti in classifica della Juventus di Antonio Conte nella stagione 2013/14. E i 56 conquistati finora dicono che l’obiettivo è tutt’altro che impossibile da raggiungere. Ma anche il numero di gol segnati e quello delle reti subite è nel mirino del Napoli. Con le 118 marcature messe a segno dal Milan 1948/50 e le 20 appena subite dalla Juventus 2015/16 più che a portata di mano.

Tutto ciò a dispetto dell’ormai unico reale ostacolo rimasto tra il Napoli e il terzo scudetto della sua storia. Quell’Inter che farà di tutto per fermare la meravigliosa corsa della squadra di Spalletti. La vittoria nel derby ha consolidato il secondo posto, assegnando a Inzaghi il ruolo di primo antagonista. Tredici punti sono tanti. E non sarà facile. Ma la storia insegna che è necessario crederci fino alla fine. E se davvero i nerazzurri avessero ritrovato Lukaku, apparso in netto miglioramento nel derby, allora nulla potrebbe esser precluso.

Se la Milano nerazzurra ci crede e sorride, quella rossonera è il volto triste della città ai piedi della Madonnina. Il Milan ha completamente perso se stesso dopo il pareggio subito un mese fa contro la roma allo scadere. La formazione di Pioli è uscita dal derby con le ossa rotte ancora più di come potrebbe far pensare il risultato finale. La sconfitta di misura non deve nascondere gli evidenti problemi di una squadra che è scivolata fuori persino dalla zona Champions. Ormai divenuto obiettivo minimo per salvare la stagione. E forse anche la panchina del tecnico.