Il Napoli travolto dall’Atalanta

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di Diego Scarpitti

Un super Denis abbatte gli azzurri.

Atalanta-Napoli 0-3. Una Candelora per nulla luminosa. Un pomeriggio buio allo stadio Atleti azzurri d’Italia. Dove predominano solo i colori dei bergamaschi. Gli orobici strapazzano il Napoli con un super Denis, autore di una doppietta al 47′ e al 64′, e con Maxi Moralez al 70′. Il mese di febbraio non inizia Sotto una buona stella. A brillare invece sono gli astri atalantini: i due argentini griffano la prima sconfitta del 2014 per i partenopei.

Turn over ed errori. La testa è già a mercoledì. Benitez decide di lanciare nella mischia, già dal primo minuto, Zapata, Pandev e Dzemaili. In panchina siede vicino la coppia H2 (Hamsik-Higuain): il calendario fitto di impegni ravvicinati richiede scelte diverse. E così l’allenatore spagnolo risparmia i talenti a disposizione in vista dei prossimi incontri. Polverizzando però il vantaggio numerico e mentale accumulato (con lo stop della Fiorentina a Cagliari). Invece di incrementare il bottino e allungare il divario con i viola, i napoletani non riescono a sfruttare la ghiotta occasione e lasciano il distacco immutato.

Sudamericani micidiali. Denis, unico giocatore al mondo ad indossare la fascia di capitano con il simbolo della sua ex squadra (la N ampiamente riconoscibile sul suo braccio), provoca il ko di Maggio e compagni. German Gustavo travolge il Napoli, sfrutta le ingenuità della difesa guidata da Albiol, semina il panico, facendosi beffe dei suoi poco abili marcatori. Così come il suo connazionale Moralez. Nel confronto tra svizzeri e argentini si impongono i secondi. Dzemaili va a vuoto, Inler svirgola e regala assist involontari. Non da meno, per eccesso di generosità, Reina e Fernandez. Esordio per l’algerino Ghoulam, in attesa di Henrique (non Iglesias ma Adriano Buss). La difesa ormai piaga endemica: cambiano gli attori ma non i risultati. Forse Cannavaro ha scontato demeriti non suoi. Chissà…..

A deturpare e disturbare il pomeriggio calcistico i soliti cori contro la tifoseria azzurra e il ripetuto e incivile (a dir poco) lancio di petardi. I composti supporters del Nord dovrebbero rammentare che la domenica pomeriggio non si insultano città italiane del Sud ma si segue e sostiene la propria squadra con canti e striscioni senza oltraggiare gli ospiti. La buona educazione latita.

Cigarini festeggia al meglio le sue 200 presenze in A. E’ mancata la luce. Da riattivare quanto prima il contatore. Si susseguono troppi blackout. Impossibile avanzare giustificazioni. Il Napoli, più che al turnover, farebbe bene ad affidarsi alla dea Februa.