Il San Carlo a Budapest per la Festa di Primavera: è ovazione per il massimo napoletano

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La tournée del teatro San Carlo a Budapest, Ungheria, è stato un successo. Il 35esimo Festival di Primavera ha visto infatti il massimo napoletano splendere, da lasciare senza fiato gli otto minuti di applausi al termine della “Luisa Miller”, proposta in forma di concerto, nell’avveniristico Bela Bartok National Concert Hall, la sala da concerto sistemata nel modernissimo Palace of Arts che spunta a Pest tra i tetri palazzoni di Ferencvaros.

Il direttore del festival, Csaba Kael, ha così commentato la sua scelta di portare il San Carlo a Budapest: “Volevamo chiudere quest’edizione del Festival con Verdi, abbiamo pensato alla Luisa Miller, che è stata scritta per Napoli. Dunque non potevamo non invitare il San Carlo per eseguirla. È stato un onore per noi”. Una presenza quella del sancarlino studiata tre anni fa assieme alla sovrintendente del lirico napoletano Rosanna Purchia: “Siamo orgogliosi, raccogliamo i frutti di un progetto nato da lontano. Per noi è stato un incontro felice con questa bellissima città e con questo caloroso pubblico”.

San Carlo a Budapest – Nuovi progetti in arrivo

La collaborazione con la città ungherese non si fermerà qui. Saranno stretti nuovi rapporti in futuro e già nella prossima settimana, l’Ungheria sarà coinvolta in un progetto del San Carlo dedicato a Rossini. “Il bilancio della tournée è veramente positivo – ha spiegato Miraglia – ed è un successo che assume un valore più significativo perché il pubblico del Festival di Primavera è colto e competente” – queste le parole dette al termine del festival da parte di Caterina Miraglia, assessore alla cultura della Regione. Mentre Maurizio Maddaloni, presidente della Camera di Commercio di Napoli e vicepresidente del cdi del San Carlo, ha dichiarato: “Il San Carlo ha messo ancora una volta in scena all’estero l’eccellenza dei suoi artisti e delle sue maestranze e ha confermato l’ottimo lavoro svolto dalla sovrintendente per il rilancio del nostro Massimo”.