Il Sindaco di Barano d’Ischia “caccia” Totò

Il sindaco di Barano d'Ischia sembra non amare Totò e chiede che all'istituto 'Antonio De Curtis' venga cambiato il nome. Scattano le polemiche

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Totò: la mostra che racconta il Principe della risata con le sue mille smorfie

Esistono personaggi, simboli che diventano istituzioni, che non possono e non devono essere toccate. Massimo Troisi, Eduardo De Filippo, Pino Daniele, Totò. Ed è su quest’ultimo nome, su quest’ultima istituzione della città di Napoli che il sindaco di Barano d’Ischia avrebbe qualcosa da dire. Il primo cittadino del Comune di Barano d’Ischia chiede, infatti, che venga cambiato il nome dell’Istituto Comprensivo “Antonio De Curtis”. Una battuta? No, questa volta non c’è niente da ridere. Il Principe della Risata rischia di essere “sfrattato” dall’istituto di via Vittorio Emanuele.

Siamo stati sempre contrari ad intitolare l’Istituto all’attore napoletano – spiega il Sindaco di Barano ad Il Golfo  – all’epoca contestammo la decisione al preside in quanto ritenevamo e, lo riteniamo tuttora, che sia più giusto che la scuola riporti un nominativo da scegliere tra i nostri più illustri concittadini. Ho già ufficialmente fatto un’esplicita richiesta al Consiglio di Circolo. Ho in mente già il nome, ma lo ufficializzerò a tempo opportuno”.

 

Totò non fa ridere al sindaco di Barano d’Ischia, scattano le polemiche

 

Non è dovuto passare molto tempo, prima che scattassero le polemiche e le proteste. Tra i tanti che hanno ritenuto la richiesta del Sindaco irrispettosa, ci sono Borrelli e Simioli alla Radiazza: “Questa scuola inaugurata nel settembre del 1982 dall’allora sindaco Giuseppe Gaudioso – racconta Francesco Emilio Borrelli dei Verdi alla trasmissione radiofonica La Radiazza – ospita 300 alunni e per oltre vent’anni è stata senza denominazione. Solo una decina di anni fa l’allora preside di origini napoletane decise di intitolare a Totò l’istituto nella disapprovazione dell’amministrazione comunale. Per l’occasione giunse a Ischia la figlia dell’indimenticabile comico partenopeo, Liliana De Curtis. Una scelta, quella del primo cittadino ischitano, che molti residenti contestano e che onestamente troviamo irriguardosa. Oramai il nome alla scuola è stato dato e toglierlo è davvero una scelta di cattivo gusto e irrispettosa della memoria del grande artista napoletano. Paolino Buono si concentri in altre battaglie invece di fare una sgradevole crociata contro Totò che probabilmente gli avrebbe risposto se fosse stato ancora in vita: ‘Ma mi faccia il piacere’”.

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