Grazie alla tenacia di Giovanni Durante, padre di Annalisa Durante, vittima innocente di camorra a soli 14 anni, che ieri è stata possibile l’apertura nel quartiere Forcella, dopo 11 anni dal quel maledetto 27 marzo 2004, che nel rione è sorta una biblioteca a lei dedicata, nei locali dell’ex cinema in via Vicaria Cecchia. Un luogo dove saranno organizzate diverse iniziativa e non solo una semplice biblioteca, verranno fatti creati dei doposcuola, corsi di orientamento a lavoro, di teatro e di formazione in generale. Tutto è nato nel corso del tempo, dal quel primo libro raccolto da Giovanni, da lì ne sono arrivati due, tre e poi tanti altri, fino a che oggi 23 giugno 2015 è possibile recarsi Forcella e perdersi nei seimila testi presenti nella biblioteca per ricordare Annalisa Durante e tutte le altre vittime della camorra. Le donazioni arrivano da tutta Italia e dal mondo, e saranno accessibili a tutti grazie alla forma di cross booking, dove in tale modo i libri passano di man in mano, sperando che la cultura aiuti i giovani che nascono in un quartiere dove l’unica cosa nota è la violenza.
L’inaugurazione della biblioteca in ricordo di Annalisa Durante è un grande piccolo passo contro la criminalità che detta legge in tali quartieri, perchè qui comandano sempre loro e gli abitanti del quartiere hanno sempre paura di loro e guardano con un certo timore tale simbolo contro la camorra aperto lì proprio a casa di coloro che 11 anni fa toglievano la vita alla piccola Annalisa Durante. A pochi metri dall’ingresso della biblioteca c’era infatti Luigi Giuliano, pluripregiudicato, che guardava attentamente da lontano cosa accadesse nel suo quartiere, lui che ha il figlio maggiore Salvatore in carcere poichè deve scontare 20 anni proprio per l’uccisione della piccola Annalisa Durante. Poi c’è l’altro figlio Antonio, in galera per falsa testimonianza durante il processo dell’omicidio di Annalisa, il tutto per proteggere suo fratello maggiore. Dietro le sbarre ci sono poi anche Luigi Jr, accusato di aver messo a segno un agguanto contro degli agenti, e poi anche il più piccolo dei quattro, Guglielmo, accusato di aver messo su un nuovo clan chiamato “dei bambini”. L’ultima a finire in carcere è stata poi la madre, finita dentro nel blitz del 9 giugno scorso. Ed è dunque per colpa della presenza di tali uomini d’onore, come Luigi Giuliano, che le persone del posto hanno fatto finta di nulla all’inaugurazione della biblioteca in nome di Annalisa Durante.
All’inaugurazione della “biblioteca a porte aperte Annalisa Durante” sono intervenuti: gli Assessori alla Cultura e al Turismo Nino Daniele, ai Giovani Alessandra Clemente, gli scrittori Francesco Paolo Oreste e Pompeo Centanni.
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