Il MIP apre i battenti a piazza Municipio. Finalmente Napoli avrà un museo interamente dedicato al piatto tipico della napoletanità esportato e famoso in tutto il mondo. Dopo un esperimento itinerante partito nel settembre 2012 su iniziativa dell’Associazione Pizzaioli Napoletani, il Museo Internazionale della Pizza ha finalmente trovato una sua collocazione stabile nel cuore del centro storico di Napoli, al Museo Mediterraneo dell’Arte, della Musica e delle Tradizioni, a piazza Municipio.
Inaugurato ieri, 9 giugno, il museo offre una vasta esposizione di fotografie, cimeli, una accurata selezione degli antichi strumenti del mestiere del pizzaiolo, intagliati in legno o realizzati in rame, come pale, oliere e portapizza, schiumarole d’epoca per sollevare la frittura, bilance e setacci, ma anche alcuni strumenti ormai caduti in disuso, come la vasca di legno per l’impasto e il mortaio per il sale. E poi una serie di immagini storiche donate in esposizione permanente da alcune delle più antiche pizzerie di Napoli, tra cui anche lo storico locale di Materdei dove fu girato un episodio del film “L’oro di Napoli” con Sofia Loren.
Una gioia per gli occhi, ma anche per il palato: dopo la visita all’esposizione infatti gli avventori potranno degustare la pizza napoletana doc nella pizzeria allestita all’interno del museo, in cui si alterneranno, nel corso dell’anno, i 300 pizzaioli campani dell’associazione Pizzaioli Napoletani. Tutto compreso nel costo del biglietto.
Un’occasione importante per celebrare uno dei pilastri della cultura e dell’enogastronomia napoletana, che, si prevede, attirerà frotte di turisti. Purtroppo però il museo napoletano della pizza non è né l’unico né il primo. A battere gli italiani e i napoletani sul tempo, realizzando il primo museo della pizza nella storia, è stato un americano, Brian Dwyver, che nel settembre 2012 ha aperto a Philadelphia il Pizza Brain, primo museo ufficiale della pizza “americana”. Al suo interno giochi dedicati alla pizza, installazioni d’arte interattive, poster, copertine, vecchi dischi in vinile dipinti con i colori tradizionali dell’alimento più noto al mondo, e poi ancora possibilità di ascoltare canzoni e visionare spezzoni di film che hanno in qualche modo a che fare con il piatto più amato di sempre.
Un museo che Dwyver ha messo in piedi grazie alla sua passione per la pizza e a un particolare primato: Brian Dwyver infatti è il detentore del Guinness dei Primati della più ampia collezione di oggetti e memorabilia dedicati alla pizza in possesso di una sola persona, molti dei quali sono appunto esposti all’interno del Museo. E ovviamente, anche nel museo di Philadelphia è possibile degustare la tipica pietanza. Non la verace pizza napoletana, ma la vera pizza americana: una pizza molto alta, fatta con gli ingredienti locali, tra cui formaggio e peperoni. Questione di gusti. Ma su quale sia la pizza migliore noi non abbiamo dubbi.
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