In miglioramento la situazione degli incendi sul Vesuvio. Secondo fonti non ufficiali, l’attenzione degli uomini impegnati sul territorio, è focalizzata per spegnere l’ultimo focolaio tra Ercolano e San Sebastiano al Vesuvio. Ossigeno per i residenti che da giorni si spostano con le mascherine o che sono stati allontanati dalle proprie abitazioni. A supporto delle forze di polizia e carabinieri infatti, le pattuglie dell’Esercito, presenti sul territorio già dal 1 luglio nell’ambito dell’operazione “Strade Sicure-Terra dei Fuochi” che, poco dopo l’incendio scattato più di una settimana fa sul versante ovest del Vesuvio, hanno affiancato le squadre dei Caschi rossi e messo in sicurezza alcuni civili evacuati dalle abitazioni e dai ristoranti.
Incendi sul Vesuvio: presenti quattro pattuglie dell’Esercito
Al momento quattro sono le pattuglie dell’Esercito, impiegate tra Ercolano, San Sebastiano al Vesuvio, Terzigno e Torre del Greco. Il compito dei militari è doppio: eseguire ricognizione degli itinerari per la geolocalizzazione dei focolai alle sale operative dei vigili del Fuoco ed eseguire un’azione di controllo battuta su tutta l’area per fermare e identificare la presenza di eventuali piromani. Il forte vento di oggi se da una parte sta disperdendo il fumo, migliorando le condizioni sia delle popolazioni vesuviane che della visibilità dell’intero golfo, potrebbe però facilitare l’innesto di nuovi focolai. Ieri, il Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica convocato in Prefettura a Napoli proprio per l’emergenza incendi nell’area vesuviana, a cui ha partecipato il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti e il vice presidente della Giunta Regionale Fulvio Bonavitacola, aveva stabilito una rimodulazione del piano d’impiego dei militari.