
Speciale incontro tra i sindaci, avvenuto ieri, dei Comuni di Napoli, Pozzuoli, Procida e Monte di Procida. Il primo cittadino Luigi de Magistris, Josi Della Ragione, Figliola, Ambrosino e Pugliese, hanno così attivato un tavolo interistituzionale per discutere su alcune problematiche comuni dell’Area Flegrea, come la risorsa mare, i trasporti, il turismo, la cultura, la portualità, la sanità, l’immigrazione e l’integrazione.
L’incontro tra i Sindaci
Nell’incontro tra i Sindaci si è discusso dell’acqua marrone che oramai rischia di arrivare fino alle coste di Procida, colpa dicono del depuratore di Cuma e Regi Lagni: “L’assenza di complessi industriali porta ad individuare nel depuratore di Cuma e nei Regi Lagni la causa dell’inquinamento la cui portata è misurata solo in relazione agli indicatori di contaminazione fecale sulla base delle metodologie di analisi dell’Arpac in recepimento di normative comunitarie. Lo sversamento in mare di reflui non pretrattati e rifiuti di ogni sorta che galleggiano e ristagnano compromettono seriamente non solo a balneazione ma soprattutto l’unica possibilità di sviluppo della realtà costiera Flegrea, anche in termini di produzione”.
Poi si è parlato dell’allarme virus da epatite A e norovirus, che ha portato alla “sospensione della raccolta di mitili di produzione locale per la riscontrata presenza di virus da epatite A e norovirus, fortunatamente rientrata. Si impone un serio monitoraggio degli scarichi territoriali che ogni Comune è chiamato ad effettuare, un report delle risultanze e delle misure di contrasto adottate”.
Infine hanno osservato che “occorrerà sensibilizzare la Regione Campania ad elevare la soglia di attenzione per la celere realizzazione di progettualità, a valere sui Fondi POR FESR che efficientino i sistemi fognari e depurativi che riversano nel mare flegreo ed, al proposito, si condivide e Sottoscrive l’allegato documento”. E infine chiedono al “Sindaco Metropolitano di intervenire, attraverso la direzione Tutela delle coste e risorsa mare, con la disponibilità di battelli spazzamare che, a chiamata, possano intervenire la pulizia delle acque di balneazione”.