Una donna aveva prontamente memorizzato parte della targa dello scooter su cui viaggiava Armando Del Re e da cui sono partiti i colpi che hanno ferito la piccola Noemi e Nurcaro. Secondo le indagini e le supposizioni, quest’ultimo sarebbe stato il vero obiettivo dell’agguato. Grazie proprio a queste tre lettere memorizzate dalla testimone di è riusciti a risalire al motorino rubato e, di conseguenza, all’attentatore.
Grande importanza hanno avuto anche le telecamere della videosorveglianza che si trovavano in quel luogo e che hanno ripreso tutto il tragitto. Gli inquirenti, grazie a questa azione combinata, sono riusciti ad individuare l’uomo e ad arrestarlo. Insieme a lui è stato arrestato anche il fratello Antonio, complice nell’attentato.
Tuttavia, il presunto attentatore, ha professato la sua innocenza davanti al Tribunale della città di Siena. Del Re ha affermato di essere stato a casa di parenti nel momento in cui in Piazza Nazionale stava avvenendo l’agguato. Il presunto responsabile dice che, se anche dovesse venire fuori la verità e quindi se la sua innocenza fosse confermata, questa guerra mediatica di certo lascerà la sua reputazione e la sua vita segnata.
VALERIO CAMPANILE
FRANCESCO DEL PRETE