Inps, addio Pin: servizi online solo con lo Spid

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Con questo passaggio si rafforza il diritto dei cittadini alla semplificazione dei rapporti con la Pubblica Amministrazione e si rendono operative le politiche nazionali di digitalizzazione

Niente più codice Pin dall’Inps. Dal 1° ottobre, l’Istituto di previdenza non rilascerà più il codice Pin per accedere ai suoi servizi online. L’unica credenziale valida – spiega il sito di informazione legale laleggepertutti.it – sarà quella dello Spid, il sistema pubblico di identità digitale che consente di dialogare a distanza con la Pubblica Amministrazione.

Inps, addio Pin: servizi online solo con lo Spid

Ci sarà, comunque, una fase transitoria per il passaggio allo Spid. Come spiega l’Inps nel suo portale, il Pin dispositivo – si legge ancora sul sito – sarà mantenuto per gli utenti che non possono avere accesso alle credenziali Spid, come i minori di 18 anni, le persone che non hanno documenti di identità italiana o chi è soggetto a tutela, curatela o amministrazione di sostegno, e per i soli servizi loro dedicati. Tutti gli altri utenti dovranno dotarsi di credenziali di autenticazione alternative al Pin, ovvero lo Spid, la Carta d’identità elettronica o la Carta nazionale dei servizi”.

Oggi, continua laleggepertutti.it, inizia quindi “la fase transitoria che porterà gradualmente all’addio al Pin. Secondo quanto disposto dall’Inps, per garantire la continuità dell’accesso ai servizi telematici dell’istituto, in questo periodo le cose funzioneranno così: non saranno rilasciati nuovi Pin agli utenti, salvo quelli richiesti da utenti che non possono avere accesso alle credenziali Spid e per i soli servizi loro dedicati; i Pin già in possesso degli utenti – si legge ancora – conserveranno la loro validità e potranno essere rinnovati alla naturale scadenza fino alla conclusione della fase transitoria“. La data di cessazione definitiva, continua il sito di informazione legale, verrà stabilita in base all’andamento del processo nella fase transitoria.

Con questo passaggio, spiega la leggepertutti.it riportando le parole dell’Inps, si rafforza il diritto dei cittadini alla semplificazione dei rapporti con la Pubblica Amministrazione e si rendono operative le politiche nazionali di digitalizzazione. I vari livelli di autenticazione Spid porteranno l’Istituto ad abilitare nuovi servizi che richiederanno una maggiore affidabilità nel riconoscimento del cittadino. Da ricordare, come precisa l’Inps, che gli utenti professionali conserveranno tutte le abilitazioni ai servizi online già ottenute, in quanto tali abilitazioni non sono associate alle credenziali ma al codice fiscale di ogni utente. Pertanto, chi è già abilitato con il Pin manterrà l’accesso a tali servizi anche se accede con strumenti alternativi.