Ieri nella partita vinta 4-2 dal Napoli contro la Lazio al San Paolo, capitano degli azzurri è stato Lorenzo Insigne, attaccante napoletano classe ’91 che oggi è arrivato a Coverciano per i test fisici con la Nazionale di Prandelli.
Quando giocava nelle giovanili, il piccolo Lorenzo aveva tre desideri: esordire con la maglia del Napoli, esordire con la Nazionale, diventarne il capitano. Il 24 gennaio 2010 nella partita Livorno-Napoli, sostituendo nei minuti finali German Denis raggiunge il primo, poi l’ 11 settembre 2012 in Italia-Malta subentra a Diamanti e debutta con la Nazionale di Prandelli. Poi, tornato in pianta stabile nel Napoli, dopo le avventure in prestito con Cavese, Foggia e Pescara, aspira ai gradi di capitano. Lo scorso dicembre aveva detto: ““Vorrei diventare un giorno il capitano del Napoli, ma so che davanti ho gente come Hamsik e Maggio”.
Il 26 marzo 2014 nello spezzone finale della gara tra Catania e Napoli, veste per la prima volta la fascia, dopo l’uscita dal campo di Marek Hamsik, attuale capitano ufficiale degli azzurri dopo la cessione di Cannavaro. In quella partita erano assenti i vice-capitani Maggio, Zuniga e Inler e così è toccato a Insigne per numero di presenze.
Goran Pandev, il macedone che Mazzarri alternava spesso la scorsa stagione con Lorenzinho, era quello con il maggior numero di presenze con la maglia del Napoli (119) tra gli undici entrati in campo ieri. Insigne ieri ha staccato invece il novantunesimo tagliando, però meritava di più la fascia essendo napoletano, e anzi l’unico italiano in campo, ed avendo esordito in azzurro prima dell’ex Inter.
A Radio Kiss Kiss l’agente di Insigne, Fabio Andreotti, ha così espresso le emozioni provate dal calciatore nato a Frattamaggiore: “Per lui è un sogno, è stata la dimostrazione di grande riconoscenza che ha avuto Benitez verso di lui premiandolo così”.
Il tecnico spagnolo ha infatti confermato: “Oggi abbiamo deciso di affidare la fascia di capitano a Lorenzo per dargli uno stimolo in più che lo ha spinto a fare ancora meglio”.
Nello spogliatoio poco prima del match il momento più emozionante per Lorenzo Insigne: Hamsik consegna la fascia di capitano a Insigne, che abbraccia Marek. Comunicata la formazione e quindi l’esclusione dall’ undici titolare di Marekiaro, Benitez ha voluto spedire un segnale eloquente alla squadra e al talento di Frattamaggiore: fiducia a Lorenzinho che si sta giocando la chance della sua vita, ovvero il mondiale in Brasile.
Un sogno che s’avvera, ma ancor più bello per la presenza in tribuna di suo figlio Carmine e sua moglie Genny, a cui però non piace tanto il calcio e di solito non vede le partite del marito. Intanto l’attaccante spera nella convocazione al Mondiale e di continuare e finire la carriera al Napoli, di cui ora è anche il Capitan Futuro!
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