Al Meazza andrà in scena la sfida tra le uniche due compagini che in questa stagione hanno dimostrato di poter infastidire la Juventus in campionato.
Inter-Napoli questa sera potrebbe decidere chi, quest’anno, sarà l’anti-Juve. Certo a molti potrà sembrare una forzatura, in effetti siamo solo alla 16ª giornata di campionato, tuttavia i nerazzurri e i partenopei sono stati fin qui le uniche due squadre che hanno dimostrato di poter impensierire seriamente i campioni d’Italia. Se non decisiva, la sfida del Meazza sarà comunque indicativa.
Quella di stasera sarà anche l’ennesima sfida di una storia lunga 86 anni. La prima volta fu il 19 dicembre 1926. Il Napoli, nato da poco, s’inchinò alla superiorità dei nerazzurri che s’imposero 9-2. La prima vittoria azzurra in terra interista, invece, è datata 29 giugno 1933 con il Ciuccio che trionfò per 5-3.
Da allora ne è passata di acqua sotto i ponti e le due squadre hanno avuto storie e destini diversi. L’Inter è diventata ed è una delle squadre più prestigiose al mondo, il Napoli invece ha spesso vissuto di alti e bassi.
La rivalità ha toccato il picco massimo inevitabilmente nella seconda metà degli anni ’80. Sono gli anni dell’Inter dei record e quelli in cui il calcio si fece uomo e giocò al S.Paolo col nome di Diego Armando Maradona. Sono gli anni in cui Inter-Napoli era sfida di alta classifica, come il 28 maggio 1989: i nerazzurri vinsero per 2-1 con l’autorete di Fusi e la punizione di Matthaeus, dopo il vantaggio napoletano firmato da Careca, e conquistarono lo scudetto dopo una stagione trionfale.
L’anno dopo l’Inter di Trapattoni battè il Napoli ancora per 2-1, ma stavolta lo scudetto prese la direzione del Vesuvio. El Pibe non riuscì mai a battere l’Inter a Milano. I nerazzurri si possono vantare di non aver mai fatto gioire Diego a Milano e anche negli ultimi diciotto anni le vittorie azzurre in campionato, al Meazza, sono state poche. Per la precisione solo due: l’11 dicembre 1994, 2-0 con autogol di Jonk e raddoppio di Cruz e il primo ottobre 2011, con trionfo azzurro per 3-0 con reti targate da Campagnaro, Maggio e Hamsik.
In questi diciotto anni gli azzurri hanno vissuto l’onta delle retrocessioni e lo spettro del fallimento. Sono però riusciti a venirne fuori, a rinascere. La vittoria di un anno fa, infatti, si accompagna al ritorno in champions e alla vittoria della Coppa Italia, ma soprattutto al fatto che in questi ultimi anni il Napoli sia ridiventata una delle protagoniste in Italia. Non siamo ai fasti del D10s, questo è vero, ma la strada imboccata è quella giusta.
L’Inter, invece, dopo anni di spese folli e risultati non all’altezza del blasone, nel 2010 è riuscita a risalire sul trono d’Europa. In questa stagione poi, i nerazzurri hanno deciso di invertire la rotta e seguire la strada del Fair Play finanziaro e del contenimento dei costi. Strada seguita anche dal Napoli, quello dell’era De Laurentis.
In questa stagione Napoli e Inter sono rispettivamente le seconda e terza forza del campionato, classifica alla mano. L’obbiettivo di entrambe è battere l’avversaria. I nerazzurri per dimostrare di essere all’altezza anche senza i milioni di Moratti. Gli azzurri per continuare la propria crescita. Crescita che speriamo porti, in tempi relativamente brevi, a rivivere gli anni di maggior gloria azzurra.
Allora c’erano i vari Trapattoni, Bigon, Bianchi, Maradona, Careca, Matthaeus ecc. Oggi i protagonisti si chiamano Stramaccioni, Mazzarri, Cavani, Milito, Hamsik. La musica però non cambia. È sempre Inter-Napoli. Che vinca il migliore.
Francesco Monaco