Nei territori occupati dal sedicente Stato Islamico e nei campi di addestramento dell’Isis l’uso degli Iphone è rigorosamente vietato, mentre è consentito utilizzare gli altri smart phone. A rivelarlo, durante un interrogatorio, è Alagie Touray, il gambiano di 21 anni ritenuto legato a Daesh, fermato da Digos e Ros davanti una moschea di Licola, nel Napoletano, il 20 aprile scorso, al termine di un blitz antiterrosimo.
Nel campo di addestramento nel deserto libico dove Touray si è preparato allo Jihad, diventando abile nell’uso delle armi e degli esplosivi, grande considerazione veniva riservata anche alle comunicazioni, che dovevano essere rigorosamente riservate, soprattutto quando i soldati del califfo Al Baghdadi si trovavano in Occidente. Nel campo c’era una persona che collaborava con l’addetto alla registrazione dei militanti, molto esperta nell’uso dei pc portatili. Fu lui a dire Touray che nei territori del sedicente Stato Islamico, e non solo, non si poteva utilizzare l’Iphone.
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