Il mondo dell’ippica piange la scomparsa di Carmine Di Vincenzo, classe 1927, il ‘Barone’ di Agnano.
L’ippodromo di Agnano era il suo regno, i cavalli la grande passione, lui che a 90 anni era riuscito a vincere, da record, una gara di trotto. Il mondo dell’ippica piange la scomparsa di Carmine Di Vincenzo, classe 1927, il ‘Barone’ di Agnano appunto, titolo conquistato sulle piste italiane, perché fino all’ultimo non si è mai separato dal sulky.
Oltre duemila corse disputate, tante vinte, e una all’età di 90 anni, quando si impose nella prima batteria della “Xmas Race for Unicef”, una gara ufficiale della riunione di corse di Napoli.
Negli anni ’50 lo chiamavano ‘Manine d’oro‘ perché con lui anche i cavalli indomabili diventavano vincenti. Una vita da film quella di Di Vincenzo, tra estati a Capri, gli incontri con i grandi del cinema come Vittorio De Sica. Imprenditore tessile nella vita, l’amore per la moglie Bianca, e la passione per i cavalli che lo ha accompagnato fino alla fine. I funerali si svolgeranno oggi alle ore 15 ad Agnano, nella Chiesa di Sant’Antonio all’Asilo.